A S. Giorgio a Cremano, folla straripante di fedeli nella Chiesa della Regina dei Gigli (v.foto) per il rito eucaristico celebrato dall’Arcivescovo Metropolita di Napoli, S.Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe. La Messa solenne si è svolta in occasione dell’apertura dell’anno Liliare, indetto nel primo Centenario della nascita della Venerata Fondatrice, Suor Liliana del Paradiso, creatrice della “Compagnia della Regina dei Gigli al Servizio della Chiesa”, con Casa-Madre a S. Giorgio. La cerimonia è iniziata con il saluto all’alto Prelato da parte del Padre Generale della Compagnia, il quale, tra l’altro, ha annunziato le indulgenze concesse dal Papa per l’occasione ai visitatori della Basilica Mariana. Sua Eminenza ha risposto nell’omelia, affermando che, in questi tempi così difficili, l’esempio di santità della Fondatrice dell’ordine è una luce cui i fedeli potranno guardare con fiducia. Dicono i testi illustrativi, che, parlare di Madre Liliana significa descrivere l’Opera che il Signore Le ha assegnato, per cui la nascita della Compagnia si identifica con Lei, in Lei si stabilisce, si consolida e continua. Portatrice di un carisma nuovo, affidatoLe dal Cielo, proseguono gli stessi testi, per l’edificazione della Chiesa ha impegnato tutte le sue energie di mente e di cuore, spirituali e materiali, per la fedele attuazione del progetto divino, completato dopo tanti anni. Madre Liliana è nata a Venosa, in provincia di Potenza il 20 dicembre del 1911 ed è scomparsa il 28 settembre 2009; all’epoca si trovava nell’altra Casa della Compagnia a Roma. Il Sindaco di Venosa, intervenuto alla cerimonia, quale illustre concittadino di Suor Liliana, percorrendone il cammino di donna e di religiosa, ha citato i tratti importanti della sua vita: l’entrata nell’Orfanotrofio di Altamura, in cui da ragazza è stata relegata contro la sua volontà, il momento tragico per la sua improvvisa cecità, la scelta di dedicarsi al Signore. Presente alla celebrazione anche il Sindaco di S. Giorgio. I fedeli hanno partecipato con tanta devozione.
Federico Orsini