Le proteste continuano. Quello che era iniziato qualche giorno fa presso la sede dell’ACSE sta continuando in maniera caparbia ed incisiva. Innanzitutto giovedì i disoccupati si sono organizzati a piazza Vittorio Veneto a Scafati ed hanno protestato per diverse ore davanti al comune , occupando anche la chiesa della piazza. Tutto ciò era finalizzato a smuovere la sensibilità della dirigenza dell’ACSE e dell’amministrazione comunale. Tuttavia i disoccupati non hanno avuto le risposte che cercavano ed allora c’è stato l’intervento spontaneo e significativo del COTUCIT. Il COTUCIT, guidato da Michele Raviotta, ha saputo raccogliere le istanze dei protestanti ed ha iniziato ad accordarsi già nella stessa giornata della protesta per ottenere un incontro con l’amministrazione comunale ed in particolare con il sindaco Pasquale Aliberti.
L’incontro fra Michele Raviotta ed Aliberti è avvenuto venerdì mattina. Al termine di questo colloquio ha affermato Raviotta: “Parlando con il sindaco l’ho invitato a porsi in una situazione di ascolto verso questi disoccupati, giacchè lui non è il sindaco di una parte soltanto di Scafati ma di tutta la città. Ho espressamente evidenziato la totale assenza in questa questione di impegno e di ascolto da parte sia della maggioranza ma anche dei consiglieri di opposizione. È vergognoso che la politica sia stata assente. Io appoggio fermamente la richiesta dei lavoratori che rivendicano una cosa soltanto:il diritto al lavoro. In aggiunta” – continua – “come COTUCIT ci stiamo impegnando e ci siamo posti come mediatori fra i disoccupati ed i comune. Abbiamo smussato tutti gli ostacoli che si erano frapposti. A questo proposito abbiamo ottenuto un incontro che si terrà lunedì 2 gennaio e sarà una riunione completamente pubblica ed esplicita: un vero e proprio incontro istituzionale fra i cittadini ed il comune. Oltre a ciò” – ribadisce Raviotta – “devo sottolineare la disponibilità del sindaco a trovare un accordo e a discorrere su questo tema delicato, nonostante le remore iniziali. Perciò devo sottolineare che ci sarà questo incontro al Comune e simbolicamente con questo si dimostra una apertura verso i cittadini da parte del comune. È chiaro che è stata aperta una breccia ed io sono dalla parte dei lavoratori. Ovviamente sarebbe stato meglio prevenire questa situazione. Adesso faremo delle proposte e insisteremo nel cercare prospettive occupazionali per tutti questi disoccupati”. In conclusione Raviotta esprime: “Abbiamo sventato dei gesti insani che avrebbero potuto commettere i disoccupati per via dell’esasperazione e siamo usciti dall’isolamento totale”.
Aniello Danilo Memoli