Un presepe per esaltare i valori. Reduci dal successo di Casoria e in particolare di Portici, l’associazione i Giocondi, il 6 gennaio prossimo, porterà in via Roma, Corso Umberto I° e piazza II Ottobre le scene del suggestivo e Presepe Vivente, giunto alla 31esima edizione. “Siamo concentrati e pronti ad affrontare la sfida di far vivere il presepe nel centro del paese. E’ atteso, richiesto ed è una forma di aggregazione unica che riesce a far stringere figuranti e visitatori intorno alla natività ed al suo forte messaggio di speranza e di salvezza. Una delle novità sarà l’utilizzazione di piazza II Ottobre – svela il regista Luigi De Simone – per un ritorno al passato. Anni fa la Chiesa S.M. La Nova era rivolta verso la piazza, con l’antica fontana di fronte. Oggi la chiesa è rivolta su via Roma e noi, con alcune scene del presepe vivente in piazza II Ottobre vogliamo portare i visitatori al nostro passato, un ritorno all’antico, al significato delle piazze intorno alle Chiese, per stimolare momenti di riflessione e di vita insieme. A Portici lo scenario è stato di grande magia con circa 5mila persone, quasi, rapite dall’evento. Speriamo si ripeterà il sei gennaio quella particolarissima straordinarietà, mistica e magia che il presepe vivente porta con sé, perché facciamo una scommessa forte di riuscire a metterlo in piedi rispettando le esigenze di commercianti e cittadini, con una corsa che faremo contro il tempo con la nostra capacità organizzativa. Tra le scene nuove abbiamo Betlemme come città del pane. Un’altra novità che unita a tutto il presepe, a quanti stanno lavorando, a quanti animeranno le scene, a quanti lo visiteranno potrà riportare tutti insieme alle radici del nostro essere paese-comunità”.
Vie, portoni e case del centro storico diventeranno un set per le scene, animate da 130 e più figuranti in costumi d’epoca, che con canti, danze e movimenti plastici daranno ad ogni postazione la sua specificità tradizionale ed artistica. Il richiamo dei “pastori” e dei visitatori alla grotta sarà il momento clou, che precede la scena conclusiva della natività e dei Re Magi.
Mentre fervono i preparativi cresce l’attesa di quel silenzio, di quelle rappresentazioni, di quella suggestività, di quell’aria magica del presepe vivente che raccoglie ed accoglie tante famiglie e cittadini locali e tanti altri provenienti da paesi vicini.