Trasferta stregata per il Savoia quella di Santa Maria Capua Vetere.
La rivincita, valevole per la semifinale di andata di Coppa Italia contro il Gladiator si conclude con una bruciante sconfitta, specie per il modo in cui è maturata, con il risultato di 4-2.
I bianchi in “abito” nero si presentano con il consueto 4-2-3-1 e sembrano tener testa all’altra corazzata di categoria.
Succede tutto nei primi 30 minuti, con il Gladiator, che va in vantaggio con Giulio Russo e si fa rimontare da Montaperto, che realizza una sforbiciata di rara bellezza.
Nei minuti successivi i sammaritani vanno ancora in vantaggio, stavolta su rigore, con il solito Russo e il Savoia incassa l’espulsione di Pallonetto, che cambierà il corso della partita.
Passano pochi giri di lancette e il Savoia si riaffaccia dalle parti di Iasullo, conquistando un penalty, che Guarro prima sbaglia e poi ribatte in rete.
Nella seconda frazione gli uomini di Vitter tengono botta per almeno 30 minuti prima di capitolare sotto i colpi del torrese Rima, che non esulta, e Noviello.
Il Gladiator mette in cascina un risultato ottimo ma che non lascia tranquilli in virtù dalle due reti realizzate in trasferta dagli oplontini.
La gara lasci strascichi di recriminazioni, vista l’assenza del pubblico oplontino e vista la poca ospitalità dei tifosi casalinghi, che salutano gli avversari con tanto di lancio di sassi in direzione del pullman diretto verso Torre Annunziata.
La sfida del Giraud è già cominciata. Il Savoia chiama sulle gradinate di piazzale Gargiulo l’intera cittadinanza per tentare la rimonta.