“Non ce la facciamo più!”. Il blocco delle pensioni, l’aumento delle addizionali comunali e regionali, gli aumenti delle bollette di luce, gas, acqua e dell’IVA, i licenziamenti diffusi, la mancanza di nuovi investimenti in grado di creare nuova occupazione per la gioventù, i ticket della sanità, le liste di attesa, il blocco delle invalidità civili, gli indebiti INPS, il blocco delle pensioni, le minacce dell’INPS, la TARSU ed i nuovi aumenti, i “senza fissa dimora”e l’Albergo dei Poveri. Domenica 8 gennaio dalle ore 9,30 alle13,30 aTorre del Greco in via Vittorio Veneto angolo via Roma. La mobilitazione dei Pensionati Italiani è più che giustificata. Il Partito Pensionati raccoglie il grido di dolore che viene da larga parte della popolazione, soprattutto dai Pensionati e dalle loro famiglie. Siamo i “tartassati”. Pertanto continua la raccolta firme per sensibilizzare e sollecitare alla partecipazione quanti “non ce la fanno più”. Dobbiamo fermare la criminosa macchina statale che infierisce impunemente sulle fasce deboli e più strettamente controllate della nostra società. I problemi evidenziati interessano da vicino milioni di Pensionati e le loro Famiglie. Domenica 8 gennaio 2012 alle ore 9,30 fino alle 13,30 saremo nuovamente in piazza. Questa volta a Torre del Greco, in Via Vittorio Veneto – angolo Via Roma (di fronte al Bar Mennella) per illustrare ai presenti le iniziative e le intenzioni della Segreteria Regionale del Partito Pensionati della Campania. “Non intendiamo fermarci – dichiara Fortunato Sommella – leader dei Pensionati della Campania.
Il significato della Petizione popolare avviata dal nostro Partito è di assoluta attualità. Il piano del Governo in carica è fallimentare. I Pensionati e le Famiglie sono stanchi di pagare. I Pensionati e le Famiglie si rifiutano i fungere da ammortizzatori sociali per conto di uno Stato nemico che pugnala impunemente, sempre i più deboli”. Ribellarsi è giusto, ma soprattutto doveroso – dice Sommella.“Per il futuro immediato dei Pensionati e delle Famiglie, per nostri nipoti. E’ forte il grido di dolore che viene dalle fasce più deboli della popolazione. Il Partito Pensionati lo ha raccolto!”