Il Gazzettino vesuviano | IGV

Aiuole ridotte a pattumiere all’ingresso degli Scavi. Ancora una immagine negativa per Ercolano

Ancora una beffa per l’immagine di Ercolano, ancora una nota dolente per i già tanto discussi scavi archeologici: con amarezza i turisti che da via IV Novembre si accingevano a varcare l’ingresso principale dell’area che conduce alla biglietteria hanno potuto “ammirare” le aiuole attigue trasformate in pattumiera. Il dato di per se avvilente non è sfuggito all’attenzione dell’esponente del PDL Aniello De Rosa che ha commentato: “Il vergognoso biglietto da visita offerto ai turisti non è altro che il risultato di una scolarizzazione quanto meno inadeguata del popolo ercolanese. Francamente non ci meraviglia affatto un simile deprimente scenario: ci si chiede tuttavia dove siano gli organi istituzionali preposti al controllo del perimetro cittadino e quali misure straordinarie il governo locale adotterà per arginare il fiume di guano che ormai umilia la comunità vesuviana. Non si può assistere passivamente a tale sfacelo: in  tempi utili e in nome di un progresso urbano che deve coinvolgere tutte le categorie sociali chiediamo l’immediata presa di coscienza da parte dell’assise locale di un disservizio destinato a gettare ulteriore ilarità su un’immagine locale ultimamente non al top delle innate potenzialità”.

Medico noto e stimato a Ercolano De Rosa sottolinea con fermezza la mancata operatività di un’amministrazione comunale sempre più spaccata all’interno della stessa maggioranza da lotte partitiche e arcaiche questioni personali. Troppi gli interessi dei “singoli” per porre attenzione all’agonia di un paese orfano ormai di concreti riferimenti istituzionali. Non basta infatti presidiare la città con unità speciali dell’Esercito e Forze di Polizia per risollevare un contesto che necessita immediatamente di occupazione e sviluppo delle proprie potenzialità produttive. “Ci chiediamo quali siano stati i processi mentali – ha continuato De Rosa – che hanno portato all’attuazione di bonifiche logistiche nell’area a ridosso del sito archeologico a nostro avviso inadeguate e limitative dal punto di vista estetico produttivo. Non intendiamo puntare il dito contro alcun “singolo” ma chiedere conto di una quanto meno approssimativa riqualificazione di una delle zone  più rappresentative della città. E’ finito il tempo dei temporeggiamenti e delle più o meno giustificabili esitazioni operative. Occorre immediatamente avviare una campagna di sensibilizzazione tra la popolazione che da un lato avvicini i residenti alla Casa di Città e dall’altra infonda speranza nei giovani spronandoli a non abbandonare avviliti la propria terra natia. E’ questo un preciso dovere che ogni onesto amministratore dovrebbe sentire nei confronti di chi democraticamente lo ha posto alla guida del paese”. Ma si sa a Ercolano il concetto di “democrazia” assume tinte inconsuete finendo spesso con l’essere confuso con l’anarchia comportamentale nella quale da anni giace la comunità.

Alfonso Maria Liguori

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