Medico noto e stimato a Ercolano De Rosa sottolinea con fermezza la mancata operatività di un’amministrazione comunale sempre più spaccata all’interno della stessa maggioranza da lotte partitiche e arcaiche questioni personali. Troppi gli interessi dei “singoli” per porre attenzione all’agonia di un paese orfano ormai di concreti riferimenti istituzionali. Non basta infatti presidiare la città con unità speciali dell’Esercito e Forze di Polizia per risollevare un contesto che necessita immediatamente di occupazione e sviluppo delle proprie potenzialità produttive. “Ci chiediamo quali siano stati i processi mentali – ha continuato De Rosa – che hanno portato all’attuazione di bonifiche logistiche nell’area a ridosso del sito archeologico a nostro avviso inadeguate e limitative dal punto di vista estetico produttivo. Non intendiamo puntare il dito contro alcun “singolo” ma chiedere conto di una quanto meno approssimativa riqualificazione di una delle zone più rappresentative della città. E’ finito il tempo dei temporeggiamenti e delle più o meno giustificabili esitazioni operative. Occorre immediatamente avviare una campagna di sensibilizzazione tra la popolazione che da un lato avvicini i residenti alla Casa di Città e dall’altra infonda speranza nei giovani spronandoli a non abbandonare avviliti la propria terra natia. E’ questo un preciso dovere che ogni onesto amministratore dovrebbe sentire nei confronti di chi democraticamente lo ha posto alla guida del paese”. Ma si sa a Ercolano il concetto di “democrazia” assume tinte inconsuete finendo spesso con l’essere confuso con l’anarchia comportamentale nella quale da anni giace la comunità.
Alfonso Maria Liguori