Era convocato per oggi pomeriggio un consiglio comunale, presso l’aula consiliare di Palazzo Farnese, avente un unico punto all’ordine del giorno: “Referti del Collegio dei Revisori dei conti”. Una riunione dell’Assise comunale richiesta dall’opposizione al fine di discutere sui pareri negativi dei revisori dei conti sugli atti del bilancio comunale approvato. Purtroppo il sindaco Luigi Bobbio e la sua maggioranza hanno disertato l’aula e hanno fatto mancare il numero legale necessario per l’apertura dei lavori consiliari. Il primo cittadino stabiese e i consiglieri di maggioranza iniziano il nuovo anno allo stesso modo con cui hanno terminato quello precedente: il 23 dicembre scorso andò deserto anche il consiglio comunale, richiesto sempre dalle opposizioni, sulle partecipate. Amarezza da parte dei consiglieri di minoranza che speravano di avere spiegazioni sul perché i pareri negativi dei revisori dei conti sul bilancio comunale sono sempre stati ignorati. Il rapporto tra Bobbio e l’ormai precedente Collegio dei revisori è stato sempre burrascoso, tra denunce per comportamento antisindacale e cacciate dall’aula consiliare. Ormai quest’astio è terminato, il Collegio dei revisori è stato rinnovato e sono stati nominati altri tre membri: Ciro Di Martino, Salvatore Cannone e Antonio Cassaneti. Aldilà della discussione sui referti dei revisori dei conti questo consiglio comunale poteva essere un nuovo ‘sondaggio’ per la tenuta della maggioranza del sindaco Bobbio che da qualche tempo ad ogni riunione dell’Assise comunale è costretto a fare la conta dei consiglieri che lo sostengono. Attualmente quattordici sono i consiglieri che danno pieno appoggio alla linea del primo cittadino stabiese mentre rimangono delle incognite le posizioni dei quattro consiglieri dell’Udc e del consigliere Lorenzo Esposito della civica ‘Stabia Rialzati’. Questi cinque decideranno di volta in volta quale atteggiamento avere nei confronti della maggioranza di Bobbio, il loro è un sostegno ‘condizionato’. Di seguito l’intervento che avrebbe dovuto essere letto in aula dai consiglieri di opposizione.
Abbiamo richiesto ancora una volta la convocazione di Consiglio comunale, che si celebra stasera, sui referti del Collegio dei Revisori notificati nel 2010 e 2011.
E’ più di un anno ormai che i Revisori appena cessati hanno posto all’attenzione di Sindaco, Giunta, Presidente del Consiglio, Segretario Generale innumerevoli referti ai sensi dell’art 239 c.1 lett e) del TUEL per gravi irregolarità di gestione su atti fondamentali quali :
- Rendiconto 2010
- Operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi –anno 2010
- Parametri di deficitarietà strutturale di cui al Rendiconto 2010 : verifica dei Revisori e possibile occultamento della situazione di deficitarietà strutturale perdurante nella gestione 2010
- Mancata trasmissione del certificato al Rendiconto 2010 entro la settimana 14-20 novembre 2011
- Bilancio di previsione 2011 e relativi allegati
- Mancata messa a disposizione del Collegio dei Bilanci di esercizio 2010 di tutte le società partecipate
- Stato di attuazione dei programmi e salvaguardia equilibri di Bilancio
- Mancata approvazione del Rendiconto 2010 prima del riequilibrio di Bilancio
- Variazione di bilancio per concessione finanziamento alla SINT
- Mancata approvazione entro il 30/11/2011 della delibera consiliare per la variazione generale di assestamento
- Continuo ricorso ad anticipazioni di Tesoreria
- Mancato rispetto degli obblighi derivanti dallo stato di deficitarietà strutturale dal 1° gennaio 2011 : risoluzione di diritto dei rapporti di lavoro ex art. 90 e 110 TUEL ( consulenze, incarichi a tempo determinato (ufficio staff) e incarichi dirigenziali)
- Illegittimità e Invalidità dei provvedimenti amministrativi assunti successivamente al 31/12/2010 da dipendenti il cui contratto dirigenziale a tempo determinato si è risolto di diritto.
- Mancata tempestiva convocazione dei Consigli comunali aseguito dei Referti resi dai Revisori nel 2010 e nel 2011
- Di conseguenza, mancata obbligatoria valutazione di tutti i Referti resi dal Collegio dei Revisori da parte del Consiglio comunale
Non dimentichiamo che la convocazione del Consiglio del 10 novembre 2011 è avvenuta ope legis, grazie al Prefetto di Napoli che ha dovuto ricordare al sindaco Bobbio ( ex magistrato ) che è obbligato dalla legge a convocare il civico consesso ogni qualvolta lo richieda almeno 1/5 dei Consiglieri.
Non dimentichiamo tutte le precedenti richieste dell’opposizione di convocazione di Consiglio Comunale sul tema dei Referti dei Revisori
Siano state scientemente ignorate dal Presidente del Consiglio e dal sindaco o – se hanno avuto seguito – hanno generato l’ignobile farsa della diserzione della seduta e la pretestuosa e colpevole questione pregiudiziale, posta dal Sindaco Bobbio, di illegittimità della tenuta del Consiglio comunale del 10 novembre scorso e di inammissibilità delle questioni da trattare, peraltro irresponsabilmente votata dalla maggioranza. I motivi? Manca lo schema deliberativo e i referti hanno perso valenza perchè il Consiglio ha già votato gli atti (bilancio ecc).
Ma perchè non ribaltiamo la questione ? Non avrebbero dovuto gli Uffici Comunali su impulso del sindaco, presidente del consiglio e segretario generale produrre gli atti al fine di un regolare obbligatorio consiglio ? Atti sui quali correttamente, legittimamente e validamente si sarebbe affrontato un dibattito in aula e sarebbe stato espresso un voto ? Perchè non è stato fatto ?
Diciamo la verità pura e semplice : il problema è solo ed esclusivamente politico. Il sindaco Bobbio crede di poter mantenere assieme la sua ormai fragilissima maggioranza, da un lato con la promessa di tenerla indenne da responsabilità erariali o di altra natura e, dall’altro distribuendo incarichi o promesse di incarichi e consulenze, mantenendo intorno a sè una corte dei miracoli, che si assottiglia sempre più.
Non dimentichiamo che in questi quasi due anni di cosiddetto governo, Bobbio ci ha abituato a proclami clamorosi e offese gratuite
a tutti ( opposizione, sindacati, giornalisti, Vescovo, esponenti di partiti anche di maggioranza), a iniziative ridicole (regolamento minigonne, palmari e unità cinofile senza avere fondi per i vigili) e gesti da infima bettola, da progetti strombazzati e miseramente poi svaniti o fatti decantare, da tourbillon di assessori nominati e licenziati in tronco per aver tentato di capire cosa si nasconde sotto il tappeto del suo salotto.
Adesso emerge che dietro a tutto questo c’è un indebitamento clamoroso, formatosi nonostante i numerosi richiami dei revisori, ma soprattutto alimentato da oscuri giri contabili.
E tutto questo avviene mentre in tutta Italia i Comuni sono costretti ad effettuare manovre di lacrime e sangue per mantenere in ordine i conti e garantire la qualità dei propri servizi.
Siamo preoccupati per il futuro di Castellammare di Stabia.
Per questa ragione chiediamo a tutti i Consiglieri di fare un passo indietro e abbandonare Bobbio al suo destino togliendogli la fiducia, poiché non sta affatto onorando la fiducia ricevuta dai cittadini. Non dimentichiamo. E non lo dimenticheranno neanche le Procure interessate dalle denunce dei Revisori. E tutto questo è agli atti e sarà storia futura.
Raffaele Cava