Pompei: a Messigno il G.A.ME. va in scena con la “Cantata dei Pastori”

La compagnia teatrale composta da attori adulti non professionisti, denominata G.A.ME., sorta pochi mesi fa nella parrocchia di Messigno, alla periferia sud di Pompei, conta già all’attivo due rappresentazioni e altrettanti successi. La prima messa in scena risale al giugno scorso con l’opera di Edoardo de Filippo “Gennariniello” che costituì un esordio inaspettato e felice per molti dei partecipanti. Alla seconda tappa della sua attività teatrale il gruppo ha deciso di rimanere nel solco della tradizione napoletana e, dato il periodo natalizio in cui l’opera è stata allestita, la scelta è caduta sulla “Cantata dei Pastori” scritta nel 1698 dal commediografo Andrea Perucci e più volte rimaneggiata. La pièce, resa famosa di recente dall’ interpretazione di Peppe Barra, si dipana in una serie di quadri che, alternando toni drammatici e grotteschi, struggenti e allegri, narrano l’eterna lotta tra il bene e il male, icasticamente sintetizzata nel conflitto tra i diavoli e l’arcangelo Gabriele, gli uni impegnati ad impedire, l’altro a difendere la nascita di Gesù. Per alleggerire il racconto e accattivare il pubblico sono stati successivamente inseriti altri personaggi tra cui spiccano in particolare Renzullo, scrivano squattrinato e affamato, e Sarchiapone, barbiere in fuga, che ormai è entrato a far parte dell’immaginario collettivo come figura di ingenuo e credulone. Anche in questa occasione, comunque, il regista Emilio Lombardi, insegnante in pensione, ha dovuto adattare la pièce, di per sé non facile essendo stata composta nel dialetto napoletano del XVII secolo. I “nostri” attori si sono dunque avventurati in un’attività complessa e un impegno gravoso che li ha visti non solo cimentarsi nella realizzazione dello spettacolo ma anche nel suo allestimento concreto, dai costumi alle scenografie che essi stessi hanno curato ciascuno secondo le proprie competenze. Tanta fatica del resto ha avuto una debita ricompensa: presso i capannoni di via Casone dove si è svolta la performance nelle due serate del 7 e 8 gennaio sono state accolte più di ottocento persone! Un successo di pubblico, quindi, che non solo fa la gioia degli attori e di coloro che a vario titolo hanno collaborato alla realizzazione, ma è deputato anche a una giusta causa. Il ricavato dei biglietti è infatti devoluto in beneficenza per sostenere la parrocchia dei Sacri Cuori a Messigno che, in particolare nella persona del parroco Don Modestino Capodilupo, ha costituito l’ispirazione e la forza del G.A.ME.. D’altronde la compagnia teatrale non si ferma a questi successi che sono solo uno stimolo per continuare un’attività ludica e impegnativa al contempo. Si vocifera, pertanto, di un nuovo spettacolo rientrante sempre nell’ambito della ricca tradizione napoletana molto amata anche dal pubblico, che dovrebbe andare in scena a giugno e le cui prove dovrebbero essere imminenti. Le prospettive per l’avvenire del G.A.ME. si rivelano, quindi, interessanti e positive e chissà che questo gruppo non possa trasformarsi in una compagnia stabile e Messigno, in un futuro si spera non lontano, possa avere oltre a dei teatranti anche un teatro.

Claudia Malafronte 

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