
Con una decisione emessa nella tarda serata di ieri, la Quinta Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dagli Avvocati Luigi Petrillo e Alfredo Sguanci nell’interesse di due dipendenti del Comune di Vico, cui erano stati sequestrati ingenti somme di denaro dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che li aveva ritenuti responsabili di vari reati. L’indagine, che ha trovato vasta eco sulla stampa, riguardava presunti falsi, truffe e abusi in atti di ufficio contestati ai due funzionari, ai quali si rimproverava l’uso di pratiche scorrette nell’ambito dei lavori di riqualificazione delle vie Cirignano, Bosco ed Antignano. La decisione della Suprema Corte di Cassazione, che i difensori dei dipendenti del Comune di Vico ritengono un primo importante passo verso la riaffermazione della correttezza dell’azione amministrativa dei loro assistiti, già testimoniata dalla fiducia che nei loro riguardi ha continuato a riporre la Giunta, peserà non poco sul processo già in corso presso il Tribunale di Torre Annunziata, iniziato a dicembre e rinviato al prossimo febbraio proprio in attesa del giudizio di legittimità.