«Non è il momento di polemizzare – ha continuato Oliviero – contro alcun singolo amministratore o di erigersi a giudici supremi in un processo alla città che non può e non deve incidere negativamente sull’operato quotidiano di chi è fiero da sempre di essere “ercolanese”. Invitiamo pertanto gli addetti ai lavori e la popolazione a interagire conla Casadi Città in maniera costruttiva e nel rispetto di una trasparenza operativa che deve contraddistinguere in positivo il paese agli occhi del resto d’Europa. Non possiamo più assistere al ridimensionamento di un territorio vulcanico che vanta duemila anni di storia e che già i latini additavano come oasi felice della tanto decantata Campania Felix. L’Europa, questo il vero obiettivo per una Ercolano giovane che deve ritrovare spessore e concretezza in un momento particolarmente complesso quale quello attraversato dal nostro Paese. Non accetteremo provocazioni mirate o prevaricazioni violente messe in campo da chi non può far parte di un sistema sociale moderno degno di tale appellativo. Non tradiremo le sacrosante rivendicazioni di chi ha creduto e investito nella propria realtà d’origine». Lusinga l’idea che un giovane, ma già affermato professionista ercolanese, creda nel proprio contesto sociale e investa particolari energie nella riqualificazione di un’ area campana forse additata in passato con eccessiva durezza dalle impietose pagine della cronaca nera.
Alfonso Maria Liguori