Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro del coordinamento nazionale del sindacato Fiom-Cgil riguardo la vertenza Fincantieri. Dopo le agitazioni dei giorni scorsi il sindacato dei metalmeccanici sta preparando nuove forme di protesta per ribadire il suo ‘no’ all’accordo nazionale siglato dalle altre rappresentanze sindacali lo scorso dicembre. L’accordo firmato al ministero del Lavoro prevede la messa in cassa integrazione straordinaria per un massimo di 3670 unità per i prossimi due anni e oltre mille esuberi. Alla Fiom non piacciono alcuni passaggi dell’accordo, soprattutto quelli in cui si parla di riconversione delle aree e novazione del lavoro. Secondo i rappresentanti Fiom, ci sarà la chiusura dei battenti nel giro di tre o quattro anni. L’incontro tra i rappresentanti Fiom si è concluso con la convocazione di un nuovo summit tra le segreterie generali delle varie ‘città-cantiere’, una riunione per mettere a punto un presidio delle tute blu presso la sede del Parlamento a Roma. Anche a Castellammare le tute blu della Fiom, venerdì scorso, sono scese in piazza per far sentire la loro voce. Hanno sfilato in corteo fino ad arrivare alle soglie di Palazzo Farnese, per manifestare anche loro, come i colleghi di Sestri e Palermo, contro l’accordo nazionale. Cori di protesta sono stati indirizzati al primo cittadino stabiese, Luigi Bobbio, accusato di aver escluso i rappresentanti della Fiom-Cgil da un incontro in cui è stato illustrato l’accordo del 21 dicembre. Quindi, tensione alta anche per lo stabilimento di via Duilio dove attualmente gli operai attivi nella realizzazione dei due pattugliatori per la Guardia Costiera sono circa duecento. Le proteste degli operai derivano anche dal fatto che, secondo loro, il cantiere dopo la consegna dei due pattugliatori (che dovrebbe avvenire alla metà del prossimo anno) non avrà più una missione produttiva. Intanto a più di due mesi dalla firma del protocollo d’intesa tra i vertici aziendali, il Governo, la Regione Campania, la Provincia, l’amministrazione comunale stabiese e il Rina, ancora non è arrivata la chiamata del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, al comitato di attuazione per l’accelerazione dell’iter che dovrà portare alla firma dell’accordo di programma. Ancora nessuna notizia neanche per quanto riguarda lo studio di fattibilità del bacino di costruzione assegnato al Rina. Per oggi sono previsti nuovi aggiornamenti riguardo la vertenza delle tute blu, infatti l’ad Giuseppe Bono terrà una audizione informale in commissione Trasporti. Nelle ultime ore dal suo profilo Twitter il senatore e candidato a sindaco di Genova, Enrico Musso, ha lanciato una proposta in favore del cantiere di Sestri Ponente: “Per riparare, o sostituire Costa Concordia (la nave naufragata all’isola del Giglio) si incoraggi la Costa a utilizzare il cantiere di Sestri Ponente, dove la nave fu costruita”.
Raffaele Cava