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La legge del PalaMangano non perdona

Di questo passo le agenzie di scommesse non quoteranno più le gare casalinghe della Givova Scafati. Al massimo inizieranno a quotare la differenza punti con i quali i padroni di casa liquidano puntualmente l’avversario di turno. Sta diventando ormai un gioco da ragazzi scommettere, infatti, sul successo dei locali, in occasione delle gare interne giocate al MPrime PalaMangano. Non c’è avversario che tenga, a prescindere dal suo blasone o dalla posizione di classifica. E così, è stato facile per la Griccioli Band mettere alle spalle lo scivolone di sette giorni prima a Brindisi e ritrovare il successo, i due punti ed il morale, anche nell’ultimo turno di campionato di Legadue (primo del girone di ritorno). Ad interpretare il ruolo di vittima sacrificale è stato il Marcopoloshop.it Forlì, surclassato 97-77. Di partita vera e propria si può parlare solo relativamente ai primi cinque minuti, nei quali la sfida si è mantenuta sui binari di un sostanziale equilibrio. Poi è stato un monologo gialloblù, con Radulovic (12), Thomas (20) e Marigney (25) a fare pentole e coperchi, al cospetto di un avversario che si è rivelato davvero poca roba, come dimostrano anche le statistiche finali, che vedono la compagine dell’Agro dominatrice assoluta del campo, con percentuali superiori all’avversario in ogni dato: tiri da due (Scafati 59%, Forlì 50%); tiri da tre (Scafati 36%, Forlì 28,6%); tiri liberi (Scafati 85,7%, Forlì 78,9%); rimbalzi (Scafati 52, Forlì 20).

«Forlì aveva giocatori importanti e pericolosi. Dovevamo limitare Freeman, il miglior marcatore del campionato – ha dichiarato a fari spenti l’allenatore gialloblù Giulio Griccioli – che all’andata realizzò 38 punti. Abbiamo sofferto le penetrazioni di Wanamaker, ma sapevamo le sue qualità. Loro hanno giocatori che potevano metterci in difficoltà. Il terzo quarto non mi soddisfa per niente ma ci lavoreremo in settimana. Certamente non va bene subire 29 punti in un quarto e troppi con falli e canestro. Sorrentino ha fatto una partita sicuramente più consistente anche dal punto di vista difensivo. E’ importante per lui prendere tiri con fiducia. Doveva superare un momento di difficoltà. Marigney deve dare qualcosa in più in difesa. Oggi l’ha fatto, ma può fare ancora meglio. E’ un giocatore che, però, può toglierci le castagne dal fuoco. Sono contento per la prestazione di Thomas, un ragazzo che si allena duramente in settimana».

La classifica di Legadue, grazie ai due punti conquistati, consente alla Givova Scafati di avvicinarsi alla vetta, distante solo quattro lunghezze e stabilmente occupata dalla Trenkwalder Reggio Emilia. Con 18 punti, il team caro al presidente Alessandro Rossano è al terzo posto, a braccetto con Centrale del Latte Brescia e Sigma Barcellona, a soli due punti dalla coppia formata da Giorgio Tesi Group Pistoia ed Enel Brindisi. La lotta per il primato, quindi, resta ancora accesa, in un torneo che si sta rivelando molto più equilibrato del previsto e nel quale, con le due promozioni in massima serie in palio (una diretta e l’altra passando per i play-off), la guerra si sta facendo sempre più serrata.

Intanto, la formazione salernitana si sta preparando alla difficile trasferta di domenica prossima, ore 18:15, sul rettangolo di gioco del Sigma Barcellona, per il primo dei tanti scontri diretti del girone di ritorno, la cui posta in palio varrà sicuramente doppio. A questa delicata sfida, la squadra vesuviana potrebbe arrivarci con un Levin in meno e forse con un playmaker nuovo. E’ nell’aria, infatti, l’addio del capitano, che la società sta prendendo seriamente in considerazione, perché non pienamente soddisfatta del suo rendimento. Il nome dell’atleta svedese è già stato accostato nelle ultime ore alla Giorgio Tesi Group Pistoia, che, con l’infortunio di Donte Mathis, è alla ricerca di un suo sostituto. Si è così aperto il toto-playmaker. Sono tanti i nomi che si stanno facendo in giro e che potrebbero sostituire Levin con la casacca gialloblù. Tra questi, si parla di Earl Rowland, 188 cm, 29 anni, che ha giocato in serie A con Cremona, ed ora è in Spagna, a Malaga. Dalla penisola iberica, precisamente da Gran Canaria, giungono voci relative anche a Taurean Green, statunitense con passaporto georgiano, che potrebbe essere il nuovo regista scafatese. A questi si aggiunge il nome di Ibrahim Jaaber, play-guardia americana di 188 cm, con passaporto bulgaro, con un trascorso italiano con le maglie di Roma e Milano. Nei prossimi giorni vi sarà l’annuncio ufficiale.

Antonio Pollioso

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