Poggiomarino, il Pd: “Gli scavi di Longola non saranno abbandonati”

In questi giorni si è sviluppata una straordinaria mobilitazione di associazioni e di cittadini per difendere e valorizzare gli scavi archeologici di Longola e il loro portato per lo sviluppo di un’area importante della provincia di Napoli e di Salerno. Oggi, grazie a questa protesta, istituzioni, partiti e organi d’informazione hanno maggiore consapevolezza dell’unicità del ritrovamento di Poggiomarno.

Il tavolo di domani presso il comune di Poggiomarino rappresenta una tappa importante per il futuro di Longola.

Su Longola e la valle del Sarno si può sperimentare un’inedita sinergia tra istituzioni, associazioni, forze culturali per valorizzare la memoria e riscoprire il patrimonio naturalistico di un’area devastata dalla scelleratezza degli uomini.

“Il Pd – hanno fatto sapere dai democratici – lavorerà come ha fatto con l’attenzione istituzionale e politica dei deputati Bossa e Vaccaro e dei consiglieri regionale Marciano e Casillo affinché Longola non sia abbandonata, anzi costituisca il volano per la rinascita della valle del Sarno.

Sviluppando l’accordo di programma vigente tra Il Ministero dei Beni culturali  e la regione Campania per la valorizzazione dei Beni culturali si può arrivare ad un’ipotesi di area di archeologia didattica e sperimentale da realizzare a Longola. Un’area che sia anche introduttiva alla visita di altre fondamentali preesistenze come le ville di Terzigno e il museo di Sarno”.

“Parallelamente vanno affrontati i gravi problemi di inquinamento ambientale e di sicurezza idrogeologica – ha sottolineato Paolo Persico – per la rete faro del Sarno, promossa dal Pd, cosi come il nodo del miglioramento dei collegamenti. Vi è la concreta possibilità di concretizzare il grande disegno di rinascita della valle del Sarno unendo tesori archeologici e patrimonio ambientale e agricolo. Bisogna coordinare gli interventi e assicurare, con certezza, le risorse necessarie per le opere programmate per la bonifica e la rinaturalizzazione del fiume. Questo unito alla  valorizzazione del sito sarà decisivo per il futuro delle nuove generazioni”.

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