Sosta a pagamento, è polemica ad Ercolano

E’ polemica a Ercolano dopo la decisione dell’amministrazione comunale di ripristinare il servizio di sosta a pagamento. Tutto è pronto per la gara d’appalto per l’assegnazione di un incarico non affidato questa volta al controllo di alcuna ditta esterna ma della stessa Polizia Locale di Ercolano. Tariffe : un euro all’ora . Ci si chiede sinceramente in nome di quale logica in un momento di paralisi commerciale quale quello attraversato dalla comunità vesuviana invece di agevolare i residenti e creare nuovi spazi pubblici per la sosta dei veicoli si aggravi ulteriormente il “bilancio familiare” dei contribuenti con un’iniziativa  destinata a sollevare un polverone in paese. Innanzitutto la gente si interroga sulle conseguenze delle azioni legali che interessarono all’epoca gli ausiliari del traffico dopo il fallimento della società che si aggiudicò l’appalto per inadempimento economico nei confronti del Comune. Furono sentiti  dalla Polizia di Stato vigilini e vigili per far luce su palesi manomissioni di verbali elevati e poi maldestramente alterati per favorire parenti o amici. Una volta tanto la comunità vorrebbe essere informata sulle vicende che in bene o in male l’hanno interessata : ma facciamo un passo indietro. Per volontà del sindaco dell’epoca On. Luisa Bossa furono sorteggiati giovani inoccupati di Ercolano da assumere nel controllo della sosta a pagamento. Il progetto, a monte nobilissimo, naufragò ben presto per le pressioni esercitate da “qualcuno”  sulla ditta aggiudicatrice dell’appalto che fu costretta ad assumere una forza lavoro superiore a quella necessaria penalizzando di fatto i ragazzi sorteggiati e successivamente non “tutelati” da nessuno.  Ancora una volta i cosiddetti difensori del popolo avevano deluso le aspettative della gente comune : oggi ci si chiede come possano i vigili sotto organico e con un’anzianità di servizio superiore ai venti anni sobbarcarsi anche della corretta esposizione dei grattini per la sosta a pagamento e nel contempo monitorare un’area urbana ad alta densità criminale. “ Attendevamo ben altra risposta da un’amministrazione- hanno precisato i commercianti- che non può imporre un ulteriore onere ai cittadini senza migliorare l’assetto commerciale di una città priva di qualsivoglia indirizzo produttivo.  Meno male che questa amministrazione è di sinistra : francamente stiamo tristemente giungendo alla conclusione che l’attuale classe dirigente comunale abbia poco o per nulla  a cuore il destino di chi onestamente ha creduto e investito a Ercolano”. Ancora polemiche, ancora dissapori  all’interno della stessa maggioranza consiliare talmente presa da questioni personali e beghe di palazzo da non sentire le sacro sante rivendicazioni dei propri elettori.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteNapoli, al via la seconda edizione di “Time for Rocking”
SuccessivoBasket Salernitano: il punto
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.