Regione, Caldoro: “Dopo venti anni approvato il piano sui rifiuti”

Ufficialmente l’ultimatum dell’Europa, che chiedeva alla Campania di dotarsi di un ciclo di smaltimento di rifiuti adeguato, scadeva domenica 16 a mezzanotte.

La Regione ha di recente approvato il Piano di Gestione Regionale: previsti l’impianto di Giugliano per le ecoballe e quello di Napoli Est, la cui procedura di aggiudicazione è tuttora in corso, olter che il gassifficatore a Capua, ampliamento delle discariche e raccolta differenziata al 50%. Il presidente Stefano Caldoro non ha dubbi: “Dopo circa venti anni abbiamo approvato il piano sui rifiuti: è quanto l’Unione europea ci chiedeva da tempo, una risposta concreta a Bruxelles e soprattutto ai cittadini campani”.

La lettera si compone di una trentina di pagine, più gli allegati: una sorta di collage tra tre livelli diversi di documentazione: le promesse del Comune (sviluppo della differenziata e trasferimento dei rifiuti in Olanda), della Provincia (ampliamento discariche), della Regione (gli impianti).

In aggiunta la documentazione sui 200 milioni che intanto la Regione ha approvato per i vari Comuni, specie per la differenziata, nella speranza che l’ UE sblocchi gli oltre 140 milioni che sono bloccati a Bruxelles.

Ora la parola passa al commissario europeo Janes Potocnik, che è stato chiaro: “Vogliamo sapere come saranno eliminati i rifiuti che si sono accumulati, quali piani hanno per la raccolta e la differenziazione dei rifiuti e i loro piani per l’infrastruttura, cioè cosa faranno riguardo al riciclaggio, alla conversione dei rifiuti in energia”. Se il giudizio sarà positivo, l’esecutivo comunitario potrebbe chiudere la procedura di infrazione avviata nel 2007

L’incontro tra le il Ministro dell’Ambiente Clini e il commissario europeo si terrà il 25, è stata chiesta la partecipazione anche delle istituzioni locali.

Si spera che nel frattempo il commissario Potocnik non giudichi il documento talmente incompleto da far scattare immediatamente la sanzione di circa 516 mila euro al giorno.
La speranza è che il conflitto col Comune e il possibile cambio in corso con altri tipi di impianti a Napoli Est non siano letti dalla Ue come elemento di incertezza destinato a compromettere l’intera programmazione. Il sindaco de Magistris sembra ottimista: “Ci sono i margini per trovare una posizione di condivisione e di compromesso anche su discariche e inceneritori”.

Intanto impazzano le proteste dei cittadini campani contrari al Piano approvato in Consiglio Regionale. Già all’approvazione del Piano alcune centinaia di persone unite sotto il nome di “Cittadini Campani per un Piano Alternativo”, erano assiepate sotto la sede del consiglio regionale: “Il Piano approvato rispetta le regole delle industrie, non dell’ambiente: l’Europa ci chiede la differenziata al 65%, mentre noi la dovremmo fare solo al 50%, gli inceneritori provocano altri rifiuti più pesanti e non smaltibili, questo non è un ciclo virtuoso” – queste le ragioni dei manifestanti.

Mario De Angelis

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano