Torre del Greco: usurpato il comando di una nave da pesca

Il Comandante titolare di una nave da pesca si assenta per recarsi dalla moglie, in ospedale  perché partoriente;  un suo collaboratore di sua esclusiva iniziativa,  non in possesso di  alcun titolo professionale marittimo e con il solo titolo di studio di licenza elementare, “arruola” irregolarmente due persone, anch’esse sprovviste di titoli professionali marittimi, l’uno minorenne e l’altro con precedenti penali,  forma un equipaggio per la nave, ne  assume il Comando, molla gli ormeggi dal porto di Torre del Greco ed   intraprende la navigazione in direzione di Capri. La missione da compiere: andare a fare una battuta di pesca professionale.

Sembrerebbe una storia come da “Pirati dei Caraibi”, invece è un fatto accaduto nel mare territoriale di Torre del Greco ad alcune miglia dalla costa  che  i Carabinieri del Servizio Navale, agli ordini del Comandante Vincenzo Amitrano e del Capitano Pier Luigi Buonomo, Comandante della Compagnia corallina,  hanno accertato  durante un normale servizio di pattugliamento in mare con la Motovedetta, dopo aver eseguito un  controllo alla nave da pesca dal nome  <Città di Salerno>, di proprietà di una notissima  impresa del Golfo di Salerno. 

Al  fantomatico Comandante e ai membri dell’equipaggio, i Carabinieri del mare, data la gravità dell’azione criminosa messa in atto,   hanno dato l’ordine di immediato rientro in porto, scortandoli fino all’ormeggio  al fine di scongiurare possibili pericoli alla sicurezza della navigazione e all’ incolumità delle persone imbarcate su altre navi in transito. 

I protagonisti di questa incredibile vicenda,  V.P. anni 37, C.F. anni 31  e CC. di anni 17, tutti originari di Pozzuoli, due dei quali già noti alle forze dell’ordine, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata e per i minorenni di Napoli,  per il reato di Usurpazione di Comando di nave,  per il quale rischiano la reclusione fino a cinque anni.

La nave da pesca, del valore di 500.000,oo Euro,  è stata sottoposta a sequestro da parte dell’Autorità di Polizia ed ormeggiata nel porto di Torre del Greco a disposizione del Procuratore della Repubblica.

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