Vico Equense, ordinanza del sindaco Cinque: vietato dar da mangiare ai randagi

E’ vietato dar da mangiare a cani e gatti randagi: pena una multa da 25 a 500 euro. E’ quanto prevede un’ordinanza del Comune di Vico Equense. Il ricorso al provvedimento, è spiegato con la necessità di fronteggiare problemi di carattere igienico sanitario in alcune pubbliche vie e spazi all’aperto, causati da residui di cibo che vengono forniti, da privati cittadini, a cani, gatti randagi e piccioni. Di qui il divieto assoluto di somministrare qualsiasi genere alimentare agli animali su suolo pubblico e privato. Se si abbandonano piatti di plastica o scatolette di cibo, si dà origine a un rischio per la pubblica incolumità. Il senso dell’ordinanza è prevenire che ciò accada e non certo quello di affamare gli animali. Lo dice il Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque. Lasciare cibo nei luoghi pubblici spiega il Primo cittadino – equivale a gettare rifiuti per strada; un comportamento che va sanzionato. Coloro che lo fanno commettono le stesse infrazioni di chi abbandona i sacchetti dell’immondizia in una pubblica via. C’è poi il problema di consistenti insediamenti di piccioni, soprattutto nel centro storico, che hanno colonizzato cornicioni, lucernari, e anfratti vari nidificando indisturbati, con un conseguente incremento numerico delle colonie, che rappresentano oggi un vero e proprio problema sociale; se pur questi volatili possono allietare con i loro voli le nostre strade, quando la loro concentrazione diviene particolarmente elevata, s’innescano reazioni d’intolleranza da parte dei cittadini, dovuti al fatto che tali uccelli sporcano e imbrattano, aggiunge Gennaro Cinque, che contesta le accuse di crudeltà degli animalisti.
?I cani randagi sono per legge di proprietà del Comune di appartenenza e il Sindaco ha il dovere di prendersene cura. Infatti, da anni siamo impegnati nel fronteggiare il fenomeno dilagante del randagismo, provvedendo al ricovero delle bestiole vaganti in canili autorizzati, sostenendo non pochi costi per la collettività. La zona di Vico Equense, infatti, è nota per la massiccia presenza di animali abbandonati, il cui destino è tristemente noto. A tal proposito è maturata nel tempo la consapevolezza che le condizioni di vita di un cane ricoverato per sempre in un canile, sebbene soddisfino le esigenze elementari dell?animale, non siano del tutto confacenti ai suoi bisogni etologici. Per questo abbiamo istituito il ?cane di quartiere?, ossia senza padrone, animali curati dall?affetto condiviso tra più persone del vicinato. Prima che il cane possa ricevere la targhetta ufficiale e l?apposito microchip, i veterinari fanno tutte le relative analisi per testare la salute dell?animale. In più, abbiamo realizzato un progetto di sterilizzazione chirurgica dei cani erranti, con successivo reinserimento sul territorio dopo averli vaccinati e microchippati. Il tutto in collaborazione con la Lega del Cane e l?Associazione Volontari del Faito. Nel dicembre del  2008, abbiamo approvato la realizzazione di un canile e gattile municipale, progetto al quale si sta lavorando alacremente con non poche difficoltà. Abbiamo già individuato l?area e intrapreso rapporti con la Regione Campania affinché ci aiuti nella fase progettuale e di realizzazione dell?intervento, dopo essere stati presso l?ASL competente che purtroppo non è stata in grado di fornirci il dovuto supporto istruttorio. Nonostante gli appelli per sensibilizzare l?opinione pubblica, che non influisce più di tanto su chi ha deciso di ?liberarsi? dell?amico a quattro zampe, l?emergenza si accresce. Spero, dunque, che tutti quelli che oggi si stracciano le vesti lo facciano perché non del tutto consapevoli di quanto detto nei punti di cui sopra. Ad ogni modo mi ritengo disponibile ad un incontro sull?argomento?, conclude il sindaco Gennaro Cinque.

 

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