Dopo il polverone alzatosi a Cercola nei giorni scorsi, per le presunte dichiarazioni da parte del segretario del PD, Agostino Cacciola pienamente in contrasto con quelle di Salvatore Grillo consigliere dello stesso partito circa le dimissioni o meno del sindaco Pasquale Tammaro, in un intervista rilasciata a Il Gazzettino Vesuviano, Cacciola ha chiarito il suo punto di vista. Mai, nemmeno pensata, la possibilità di tendere una mano all’ammin-istrazione in carica per un governo tecnico per il prossimo anno e mezzo di legislatura. Per Cacciola sarebbero auspicabili le dimissioni del sindaco Tammaro per una serie di motivi che determinerebbero una evidente fallimentare azione amministrativa. «Per noi del Pd, il sindaco deve andare a casa perché ha fallito su tutta la linea e l’abbiamo dimostra-to con una lunga serie di battaglie politiche. Il sindaco ha sforato il patto di stabilità, per una cifra totale che è ancora da calcolare esattamente, ma quello che più mi preme – aggiunge il segretario PD – è che la gente capisca la vera entità del danno che questa amministrazione, con una condotta scellerata, ha arrecato all’intera comunità cercolese. Sforare il patto di stabilità significa innescate un meccanismo che si abbatterà duramente, con effetti che si ripercuoteranno nei prossimi anni, sui cittadini. Significa meno trasferimenti da parte dello Stato, più imposte, meno crescita. Il ragionamento che ho espresso nei giorni scorsi è più che altro un augurio per Cercola. Se Tammaro in consiglio comunale conferma la maggioranza, il PD si augura, appunto, che dia a questo paese una svolta, con una giunta di persone che siano capaci tecnicamente e professionalmente per poter fare un piano di lavoro su pochi punti, sui quali andarsi a confrontare nell’unica sede possibile che è il consiglio comunale. E proprio in consiglio il Pd farà le sue contro-proposte e una coerente e costruttiva opposizione. In nessun caso il PD di Cercola potrebbe mai proporre o accettare un governo di coalizione con l’attuale maggioranza e men che mai darle fiducia solo per la realizzazione di un governo tecnico». Per Agostino Cacciola “noi siamo quello che facciamo, il resto sono tutte chiacchiere”. Metter al centro gli interessi della città e dei cittadini è l’idea portante che dovrebbe ispirare chi intende fare politica.
«Purtroppo Tammaro non sembra ispirato da tale pensiero, ma tutt’al più ostaggio di un certo tipo di politica che ha stravolto quanto di buono era stato mostrato dallo stesso sindaco durante la sua lunga militanza quale membro dell’opposizione consiliare negli scorsi anni. Il primo cittadino si va ad impelagare negli stessi paludosi meccanismi di cui fu strenuo oppositore negli anni passati. Oggi – aggiunge Cacciola – Pasquale Tammaro, con lo sforamento del patto di stabilità dimostra ancora una volta di non essere in grado di governare. Sia chiaro, nessuno sta dicendo che il danno alle casse comunali sia il frutto di ruberie, ma in ogni caso è il risultato di una mala gestione della cosa pubblica».
La disponibilità al confronto e il ricambio generazionale sarebbero i primi passi per ridare una speranza a Cercola. Riguardo una paventata frattura interna al PD o ad eventuali dimissioni da segretario, Cacciola ha smentito su tutto il fronte.
«Ho rimesso nelle mani del partito il mio incarico, ho chiarito in una riunione quanto realmente da me dichiarato e sono stato riconfermato dai numeri. Era un passaggio dovuto».
Con ciò si fa chiarezza circa l’attuale situazione all’interno del PD, ma anche riguardo la reale posizione dello stesso nei confronti dell’amministrazione di centrodestra in carica.
Cacciola a nome di tutto il PD chiede infine che sia fatta piena luce su tutto l’operato della maggioranza: «…perché chi non opera o opera male deve pagare e non sono ammessi sconti, siano essi errori di centrodestra o centrosinistra, perché l’unica strada percorribile è quella che porta verso gli interessi della città».
Nunzia Riccio