Il Gazzettino vesuviano | IGV

Cercola: Tammaro pronto a riconfermare la giunta

Sul finire dell’anno scorso un terremoto ha scosso il comune di Cercola con lo sforamento del patto di stabilità e il successivo, dovuto, azzeramento delle deleghe da parte del sindaco Tammaro. Una crisi che i vertici amministrativi cercolesi sicuramente non avevano messo in conto e che si è presentata come una vera tegola caduta su Tammaro e la sua squadra. Secondo le opposizioni il quadro era ben chiaro e c’era da aspettarsi un epilogo così drammatico per il paese. Dai banchi opposti al governo cittadino si chiede apertamente un passo indietro del sindaco e le inevitabili elezioni anticipate. Non dello stesso avviso, ovviamente, Pasquale Tammaro, che con il suo centrodestra sembrerebbe intenzionato a proseguire per la sua strada dopo aver metabolizzato ed in qualche modo affrontato lo sforamento.
«Gli assessori hanno rimesso nelle mie mani le deleghe, come richiesto in questo frangente dai consiglieri di maggioranza, ma questo non significa riconoscere colpe o demeriti. Le dimissioni al momento sono state congelate e la giunta è pienamente operativa. L’unica colpa che abbiamo è quella di essere stati intempestivi nel prendere atto dello sforamento del patto di stabilità, perché, sia ben chiaro, non abbiamo messo le mani in tasca a nessuno, non abbiamo rubato niente, non abbiamo stornato alcunché. Abbiamo fatto opere pagate cash per 2milioni e mezzo di euro, rispetto ad una previsione di 1milione e trecento. Opere pagate a ditte che hanno effettuato lavori ben visibili sul territorio e per la cittadinanza». A dire il vero a completare il buco cercolese ha contribuito, come confermatoci da Pasquale Tammaro, anche una sopravvalutazione del titolo quarto del bilancio che ha mantenuto il dato storico creando un ulteriore divario tra i 2milioni e mezzo previsti e quanto effettivamente incassato (circa 7/8centomila euro).
L’unico rammarico del primo cittadino è quello relativo all’ intempestività rispetto allo sforamento che non essendo stato evidenziato né dai revisori dei conti, né dai responsabili di settore è giunto a fine dicembre anziché in settembre al momento del riequilibrio di bilancio.
Alle critiche del PD, poi, Tammaro risponde: «A Torino, l’ex sindaco Chiamparino, si è detto orgoglioso di aver sforato il patto di stabilità di ben 21milioni perché ha evitato che tante aziende andassero sul lastrico garantendo tanti posti di lavoro. Le parole di Chiamparino, eminente esponente democratico a riguardo del patto di stabilità sono state: “…è un patto sciocco che va a discapito dello sviluppo”. Ed in effetti è quanto abbiamo inteso fare anche noi con la variabile di essere stati messi al corrente del tutto in tempi non consoni».
Tammaro insiste con il sottolineare che tutto è stato pagato sino all’ultimo euro e che si è scelto di aumentare lo sforamento per non pagare penali sui mutui impedendo un danno erariale all’Ente. «Del resto, rispetto a prima, le penali per chi non rispetta questo scellerato patto, che penalizza la maggior parte delle amministrazioni, è stato notevolmente abbassato a circa il 3% e non aumenta in relazione all’aumento dello sforamento. L’unico rammarico è che per quest’anno non potremo contrarre ulteriori mutui provocando uno stop alle nuove opere pubbliche programmate».
Alle tante critiche che provengono dal PD, dalla nuova giunta che non decolla all’assoluta mancanza di confronto passando per i “tre anni di fallimentare amministrazione”, il sindaco di Cercola, non senza alzare i toni, ha risposto che: «… la giunta non è assolutamente un problema. Sono contornato da persone più che valide che ogni giorno combattono contro mille insidie, anche interne, per far funzionare in maniera encomiabile la macchina comunale, cosa mai fatta dalle precedenti amministrazioni. Oggi per rispondere concretamente anche sulla questione trasparenza, abbiamo nominato proprio il fratello del consigliere Grillo a capo dei servizi di ragioneria. Le critiche infondate e pretestuose dell’opposizione non mi scalfiscono e sono pronto a riconfermare la giunta in carica se lo riterrò giusto. Una squadra di governo non fallimentare come vanno dicendo i nostri detrattori. Una giunta ed un consiglio comunale che hanno ben operato per quel che riguarda le opere pubbliche, il sociale e tutto quanto è vitale per la nostra comunità».
L’animo battagliero di Tammaro, infine, si è manifestato infine sulla questione della mancanza di confronto: «Con questi signori – ha concluso – non intendo avere alcun tipo di rapporto, nemmeno personale perché sono personaggi che mestano nel torbido e che basano i loro attacchi quasi esclusivamente sul personale, aizzando la gente contro le istituzioni e contro la mia persona. È di pochi giorni fa una aggressione verbale da me subita che si basava sulle menzogne messe in giro dai cosiddetti esponenti di opposizione. Tengo a precisare che li attendo nelle aule giudiziarie poiché ho denunciato tutti gli esponenti della minoranza per calunnie e diffamazione. Tra un anno, anche se non dovessi essere rieletto, avrò quindi il mio bel da fare per tribunali».

Gennaro Cirillo

Exit mobile version