Poggiomarino: il villaggio palafitticolo di Longola sarà interrato

Il villaggio palafitticolo di Longola sarà interrato. Ad esprimersi con queste parole,  Elena Cinquantaquattro, soprintendente per i beni archeologici di Napoli e Pompei. La soprintendente, nel corso del tavolo tecnico, svoltosi a Poggiomarino il 17 Gennaio, definisce “un atto necessario e comunque reversibile” l’interramento del sito in questione. “Il villaggio protostorico  – ha spiegato la soprintendete Cinquattaquattro – è costituito da strutture lignee facilmente deperibili e il livello della falda richiede un uso continuo di pompe idrauliche per poter operare. Se interriamo è proprio per garantire la salvaguardia delle importanti scoperte”. Ecco allora i primi frutti della conferenza di servizi convocata dal sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata,lo scorso 17 Gennaio proprio per discutere del destino del villaggio scoperto nel 2000. Erano presenti anche Ilva Pizzorno, in rappresentanza dell’assessore regionale ai beni culturali Giuseppe De Mita, Giacinto Gagliardi, funzionario dell’assessorato regionale ai lavori pubblici, il sindaco di Striano Antonio Del Giudice, la coordinatrice del gruppo archeologico “Terramare 3000” Linda Solino e quattro consiglieri regionali: i Pd Angela Cortese, Mario Casillo e Antonio Marciano e l’Idv Anita Sala. Secondo la sovrintendenza, le particolari caratteristiche del villaggio, costituito da strutture lignee facilmente deperibili, nonché il livello della falda, che richiede un uso continuo di pompe idrauliche per poter operare, sono alla base della scelta di procedere alla ricopertura delle aree scavate; tale scelta è, al momento, l’unica che può garantire la salvaguardia delle importanti evidenze archeologiche. Tale attività, temporaneamente sospesa, secondo la Soprintendenza non pregiudicherà in alcun modo la valorizzazione del sito, del quale finora lo scavo ha esplorato soltanto un piccolo settore. Per il futuro, la Soprintendenza ha confermato il proprio impegno, in stretta sinergia con la Regione e l’amministrazione locale, a mettere in atto quanto necessario per determinare un percorso di valorizzazione che porti alla creazione di un Parco di archeologia sperimentale, attraverso il reperimento di risorse a ciò destinate. Da sottolineare,il movimento mediatico e le mobilitazioni avvenute ed in corso, di associazioni e di cittadini per difendere e valorizzare gli scavi archeologici di Longola e il loro portato per lo sviluppo di un’area importante della provincia di Napoli e di Salerno. Grazie a questa protesta, istituzioni, partiti e organi d’informazione hanno maggiore consapevolezza dell’unicità del ritrovamento di Poggiomarino.

Pasquale Annunziata

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