Si chiama Valeria B., ha 17 anni, è affetta da tetraparesi spastica con tracheotomia, gastrostomizzata e assistita da respiratore meccanico. Da oggi è senza assistenza. Vittima del caos generatosi a seguito dell’annullamento della gara per l’affidamento dei servizi sociali in città, vinto dal consorzio Gesco che, a quanto emerge dalla sentenza, dovrebbe riconsegnare il cantiere alla vecchia società che lo aveva in gestione, la Levante del gruppo Icaro. Ma il Comune intende fare ricorso al Consiglio di Stato con un prevedibile allungamento dei tempi burocratici. I lavoratori della Levante, in protesta, sono in mezzo al guado, non essendo stati licenziati formalmente dalla Levante né disponendo di un nuovo contratto di assunzione da parte della Gesco. Intanto, a farne le spese di tale situazione sono i più deboli, giovani e anziani che hanno bisogno di cure costanti. Valeria rappresenta il caso, tra i tanti, più eclatante di assistenza negata. E’ costretta in un letto, non può muoversi, è intubata:sono le macchine a tenerla in vita. I genitori le assicurano con il loro amore tutto quello di cui ha bisogno ma è chiaro che da soli non possono farcela, la loro figlia necessita di un’assistenza quotidiana e “calibrata”, secondo le competenze richieste, al caso specifico. Serve un gruppo di persone qualificate. Fino a pochi giorni fa un paio di operatori sociali facevano visita alla bambina per prestarle tutte le cure necessarie ma da quando è scoppiato il bubbone di cui sopra, il servizio è stato sospeso e nessuno sa quando sarà ripristinato. La madre della piccola Valeria, Pina Testa, è sul piede di guerra. “Ieri ho protocollato una richiesta al Comune in cui ho chiesto che la mia bambina veda riconosciuti i suoi diritti” – avverte la donna infuriata – “da oggi a San Giorgio è in corso una palese violazione dei diritti umani e se mia figlia non vedrà l’assistenza avvertirò l’autorità giudiziaria e il tribunale del malato”. A intervenire sulla vicenda è il consigliere comunale Pdl Ciro Di Giacomo che tuona: “Con questa ennesima scelleratezza il comune sta dimostrando tutta l’inadeguatezza di un’amministrazione agonizzante che ormai sta per ricevere un sonante avviso di sfratto dalla città. La Gesco sta assolvendo ad un servizio sebbene il Tar si sia espresso diversamente – aggiunge il consigliere azzurro – infatti lo stesso Tribunale amministrativo ha annullato il bando con la quale l’assegnataria ha ottenuto il servizio. La vicenda ha dell’incredibile e monitorerò personalmente il modo becero con cui i nostri amministratori stanno gestendo la situazione emanando atti illegittimi”.
Claudio Di Paola