Forse gli italiani dovrebbero essere tanti “De Falco”, pronti ad impartire, con l’autorità di popolo sovrano, un ordine perentorio ma opposto a quello del capitano che tutto il mondo conosce da qualche giorno: “Non andate a bordo, cazzo!”. Destinatari le tante e numerose famiglie della politica cialtrona. Quella che ha abbandonato la nave “Italia” in balia di caste, ladri, fannulloni, delinquenti, camorristi, ai quali ha fatto cambiare pelle, offrendo la propria e quella delle istituzioni. Le stesse che dopo i professori, pensano di ritornare come se niente fosse accaduto.
Il pericolo concreto che ritornano i cialtroni è in agguato. Oggi sono in quarantena, ma per tenersi in “vigile aspettativa” dicono di sostenere il governo Monti per il tempo necessario (quanto?) a salvare i conti dell’Italia e a far ripartire il Paese. Intanto gli italiani non sembrano, in maggioranza, rimpiangerli, almeno questo descrivono diversi sondaggi. Ma il rischio ricadute è forte quando il male che si materializza con il “ci penso io” prova a fare breccia ad ogni iniziativa di questo Governo contro sprechi, inefficienze, privilegi di caste e poteri finanziari.
In tanti rassicurano che il Governo è solo all’inizio e che farà bene per tutti e non solo per pochi. Salvando i conti pubblici farà bene all’Italia e al futuro di tutti noi, questo è certo, ma lasciando l’Italia a due velocità, significherà far morire la civiltà e lo slancio corale della nazione per far ripartire l’economia e lo sviluppo. Un esempio, oltre i tanti settori quali la sanità, i servizi sociali, le scuole e i trasporti che in diverse parti d’Italia sembrano identificare nazioni diverse, lo vivono tanti meridionali. In particolare tanti cittadini napoletani e della sua provincia vivono direttamente la “rapina” delle polizze assicurative. Infatti, i premi annuali, a parità di tipo di macchina e sinistri, se a Napoli costano 5 in alcune provincie del nord costano 1,5. Un bene informato assicura che vi sarà un esodo biblico di residenze dal Sud al Nord.
Ecco una casta, un potere economico potente e prepotente, in virtù di norme quasi compiacenti ed unilaterali che la politica cialtrona ha “regalato”, non sappiamo quanto disinteressatamente, alle compagnie assicurative che godono di norme unilaterali che consentono loro di diversificare i premi su tutto il territorio nazionale, di disdettare polizze “sconvenienti” e di aumentarle senza limiti: tutto legale, naturalmente! Ecco, Monti e il suo Governo dovrebbe affrontare questo tema già da domani e perequare costi e criteri su tutto il territorio nazionale: sarebbe un forte e chiaro segnale che nessun cittadino non capirebbe. Si sgombrerebbe il campo dal luogo comune che vuol definire questo Governo come “quello delle banche” e più in generale dei poteri economici forti (tra cui le assicurazioni), minacciati dalle epocali crisi economiche che spirano nel mondo e che i tanti piccoli cittadini dovrebbero compensare.
Il pericolo per taluni, la speranza per altri, che gli italiani compiano un ammutinamento per salvare la vita dell’Italia, come ha fatto il personale della “Concordia” quando d’iniziativa ha calato le scialuppe in mare senza aspettare quell’ordine che non arrivava, e ha salvato centinaia di passeggeri.
Antonio Irlando