Uscita casello autostradale: allarme sicurezza ad Ercolano

Allarme sicurezza a Ercolano per l’arteria che dall’uscita del casello autostradale conduce al Vesuvio. Notoriamente a rischio la zona sarebbe stata oggetto negli ultimi tempi di rapine e furti spesso non denunciati per timore di ritorsioni dalle vittime. Non è la prima volta che i riflettori della cronaca si accendono impietosamente evidenziando i limiti di un monitoraggio territoriale effettuato dalle Forze di Polizia forse troppo concentrato al centro e al cosiddetto perimetro del Miglio D’Oro. “ Prendiamo con apprensione atto- ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo- di un’emergenza che è già costata si residenti un prezzo altissimo.  Sarebbe opportuno creare una task force tra le istituzioni competenti al fine di rispondere concretamente alle richieste d’intervento mosse dai cittadini della parte alta di Ercolano”. Già in passato il sito era stato oggetto di accese polemiche tra cittadini e amministrazione comunale culminate con la richiesta di “scissione” della frazione San Vito dalla cittadina vesuviana.   Scarsi servizi e controlli insufficienti : questo il giudizio di numerosi visitatori stranieri di ritorno dalla visita del vulcano più famoso d’Europa. “ Non possiamo consentire che l’industria turistica – ha continuato Fiengo- sia penalizzata da servizi ricettivi inadeguati  e da un monitoraggio della zona nord del paese non sempre all’altezza delle sacro sante aspettative di turisti e residenti. Senza polemizzare in vano contro alcun politico o amministratore locale occorre al contrario ritrovare amore per i  luoghi e senso di appartenenza etnica per rilanciare l’immagine e la produttività di un paese che risente fortemente della spaventosa recessione economica che ha colpito l’Europa. Non è questo il momento di “distruggere” ma di “costruire” per il bene di una comunità che deve offrire il meglio di se da un punto di vista non solo socio-culturale ma soprattutto economico. Solo così sarà possibile creare occupazione stabile per i giovani  consentendo alle nuove leve ercolanesi di vivere con dignità e fiducia per il futuro la propria realtà d’origine”.  Intanto il tempo passa e i giovanissimi continuano inesorabilmente a emigrare, a cercare altrove quel minimo di stabilità esistenziale negatogli per troppi anni a Ercolano. La gente è veramente alle corde : è giunto il momento  da parte dell’amministrazione comunale di spiegare esaurientemente alla cittadinanza le motivazioni tecniche che hanno progressivamente determinato lo stallo operativo di Ercolano, città in cui una parte del mondo politico   è  più preoccupato di “apparire” positivamente ai mass media che di “essere” all’altezza del ruolo pubblico ricoperto.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.