La società che si occupa della gestione e dello smaltimento di rifiuti a Torre Annunziata, l’Oplonti Multiservizi, rischiava il fallimento. Si è salvata dal procedimento, grazie all’intervento di Massimo Palescandolo, giudice del Tribunale cittadino, che ha omologato il concordato preventivo proposto dalla società stessa ed il cui scopo era liquidare il 60% dei debiti complessivi accumulati presso i creditori.
A proposito della questione è intervenuto Vincenzo Sica, direttore del comune di Torre Annunziata fino al 2007, prossimo candidato sindaco con il suo partito Centro Comune e amministratore delegato dell’ Oplonti Multiservizi (società partecipata al 51% dal Comune di Torre Annunziata ndr): “Accolgo con viva soddisfazione la notizia che il Tribunale di Torre Annunziata e per esso l’ottimo Giudice Delegato Dott. Massimo Palescandolo, verificata la regolarità della procedura e l’esito della votazione dei creditori, ha omologato il concordato preventivo proposto dalla società “OPLONTI MULTISERVIZI SPA”, partecipata al 51% dal Comune di Torre Annunziata.
E’ il risultato di un modesto lavoro professionale svolto con grande impegno per circa due anni, con l’obiettivo di salvare dal tracollo finanziario la società a salvaguardia anche dei livelli occupazionali. Un obiettivo raggiunto con la massima collaborazione e la sintonia dei componenti del Consiglio di Amministrazione che si sono succeduti. Penso, in particolare, all’Avv. Francesco Savarese, al Dott. Michele Cuomo, al Prof.Marcello Vitiello, al Dott. Roberto De Rosa, nonostante l’assordante iniziale silenzio dei vertici della Amministrazione comunale di Torre Annunziata, che fino al febbraio del 2010 avevano completamente trascurato la società, assicurandole la mera quotidianità, indifferenti rispetto alla lievitazione della situazione debitoria, con aggravi notevoli di oneri aggiuntivi. Il mio pensiero è rivolto doverosamente ai vertici della società ed in particolare al coordinatore generale Giovanni Conte ed ai responsabili Annarita Mastromarino, Salvatore Malacario, Carlo Nasti e Antonio Napoli, oltre a tutti i dipendenti ai quali siamo riusciti ad infondere il ritrovato piacere di svolgere con abnegazione il proprio dovere”.
Ha poi criticato fortemente l’azione dell’Amministrazione Comunale, a suo dire colpevole di aver osteggiato le attività della società e, soprattutto, di non aver messo in atto le condizioni essenziali per lo svolgimento del lavoro e per l’allargamento alla città della raccolta differenziata: “Abbiamo introdotto, nel 2010, la raccolta differenziata ed oggi, se l’Amministrazione Comunale avesse programmato la normale risorsa per l’acquisto dei contenitori, la società potrebbe svolgere il servizio di raccolta porta a porta, sull’intero territorio cittadino, con la possibilità di raggiungere il risultato in percentuale programmato. Tutto questo con indubbi benefici in termini di tassa a carico dei cittadini. L’amministrazione comunale ci ha contrastato, fino a determinare la revoca della prima procedura di concordato preventivo, con un atteggiamento scellerato, nel pieno rispetto delle prassi inaugurate in questi ultimi anni. Il Sindaco è arrivato ad adottare, per gli interessi “politici” superiori, anche provvedimenti di revoca degli amministratori di nomina pubblica, situazione mai verificatasi nel passato, rei di aver dimostrato di essere persone libere di pensare e di guardare alla situazione societaria con la massima obiettività e serenità.”
Ora che il concordato è stato omologato, bisognerà vedere se si uscirà dall’ormai stagnante situazione della raccolta differenziata dei rifiuti a Torre Annunziata, o se interverranno altri imprevisti a bloccarne il progresso.
Anna Bottone