Terme di Stabia, il monito del centrosinistra e dei sindacati:”Fate presto!”

L’occupazione dello stabilimento termale da parte dei dipendenti anche oggi è proseguita. Mentre la dirigenza si sta attivando per sbloccare i fondi Asl di cui i termali e l’azienda ne sono creditori. Le mensilità arretrate sono arrivate a sette e i termali sono decisi a continuare la loro battaglia: hanno chiesto una convocazione dal Prefetto Andrea De Martino. Intanto il gruppo consiliare d’opposizione e i sindacati regionali invitano l’amministrazione del sindaco Bobbio a prendere provvedimenti adeguati.  

I gruppi consiliari del PD, SEL e IDV , dopo un incontro con i lavoratori di Terme di Stabia, tenutosi nella serata del 24 Gennaio 2012 , oltre a manifestare la propria solidarietà per la legittima protesta messa in atto, hanno reiterato la loro richiesta di convocazione di un consiglio comunale sul tema TERME di Stabia. Hanno, altresì, compulsato i gruppi consiliari regionali di rispettiva appartenenza affinché fosse convocata immediatamente un tavolo di crisi dell’area torrese-stabiese con particolare riferimento alla grave situazione di Terme di Stabia. In particolare si auspica un immediato intervento della regione Campania affinché vengano sbloccati i crediti che Terme vanta nei conforonti dell’Asl per cominciare nel breve periodo a dar respiro ad una società quasi in decozione. Non solo!!! Si auspica che nelle more si licenzi un piano industriale di rilancio di Terme di Stabia che possa assicurare ai dipendenti ed alle loro famiglie un futuro certo ed al contempo possa restituire alla città di Castellammare  un volano economico fondamentale.

“Da ieri più di 200 lavoratori delle Terme di Stabia, una delle maggiori aziende del settore termale a livello nazionale, si sono riuniti in Assemblea permanente per le problematiche cui versano i lavoratori. Lavoratori che rivendicano ben 7 mensilità arretrate e sono preoccupati per le pesanti incognite che incombono sul loro futuro occupazionale e reddituale.

Tale situazione, che ormai si protrae da troppo tempo, rischia di aggravare la condizione sociale ed occupazione del territorio che comprende la cosiddetta “Area di Crisi Torrese – Stabiese”. Le segreterie confederali dei CGIL  – CISL – UIL hanno presentato in sede regionale un documento che pone la questione del rilancio del rinomato e storico complesso termale di Castellammare di Stabia. Le sigle Filcams – CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – UIL per evitare anche l’aggravarsi della situazione anche in termini di ordine pubblico (i lavoratori ieri sono saliti sul tetto dello stabilimento esponendo i loro striscioni)  hanno chiesto un incontro al Prefetto di Napoli per istituire subito un tavolo di confronto con i vari soggetti interessati per trovare in tempi brevi una soluzione.

“Il patrimonio delle Terme di Stabia oltre a dare – dichiara Rino Strazzullo, segretario regionale di UILTUCS, – benefici ai cittadini potrebbe essere un volano importante per il turismo termale della zona stabiese e della penisola Sorrentina. Non si comprende in questa situazione la latitanza dell’amministrazione comunale e del sindaco di Castellammare Bobbio, che  rischia di essere letale per i lavoratori e per l’azienda tutta, con il rischio concreto di chiusura dello stabilimento termale. Stabilimento – conclude Strazzullo – che oltre ad essere una struttura medico curativa e un importante centro termale, e un azienda che da occupazione ad oltre 200 persone che rischiano oggi il loro posto di lavoro”.

 

Di seguite la lettera firmata dai lavoratori delle Terme e fatta affiggere sui muri della città

“Le Terme chiamano la città. Ancora una volta i lavoratori chiamano la città ad unirsi alla loro lotta per la sopravvivenza di Terme di Stabia. Siamo all’esasperazione e abbiamo 7 mensilità arretrate. Non abbiamo prospettive per il futuro. La politica non ci ascolta, nemmeno quella che è al governo della città. Si rifiuta un vero confronto con noi sul rilancio di un settore vitale per l’economia stabiese. Dopo Fincantieri sembra che il destino ha deciso che anche le Terme debbano lottare per evitare la chiusura di un’altra realtà produttiva. Noi lotteremo con tutte le forze affinché ciò non avvenga. Lotteremo affinché il sindaco si impegni a mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale. Le Terme non sono né di destra né di sinistra, ma sono dei cittadini. Uniamoci e sconfiggiamo chi vuole la distruzione delle Terme”.

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