A seguito della scomparsa di Ferdinando Formicola, avvenuta lo scorso martedì, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio lasciati da amici e parenti. Tra i tanti messaggi di vicinanza alla famiglia apparsi sul territorio, però, uno su tutti ha lasciato sbigottiti ed esterrefatti alcuni consiglieri comunali. Sulle mura della città, infatti, è stato affisso un manifesto del partito “La Destra” dove veniva diffuso un messaggio di condoglianze alla famiglia Formicola. Un tradizionale rituale in queste tristi circostanze. Ma a lasciare perplessi sono state le firme che seguivano il messaggio. Oltre agli storici personaggi legati da sempre al partito di Francesco Storace come Antonio Cantalamessa, Luciano Marotta e Carlo Aveta, attuale consigliere comunale e regionale, erano presenti anche le firme di Ciro Sforza ed Enrico Duranti, consiglieri comunali in forza al Popolo della Libertà. Un particolare che non è sfuggito agli occhi più attenti, che hanno notato l’accostamento dei due consiglieri comunali del Pdl con La Destra.
Cambio di Casacca? Secondo i consiglieri comunali del Popolo della Libertà porticese, non erano stati presi accordi per la diffusione di un manifesto di cordoglio. Infatti, Ciro Sforza, pidiellino finito al centro delle polemiche per i suoi silenzi in consiglio comunale fino a guadagnarsi il soprannome di “consigliere muto”, e l’avvocato Enrico Duranti non avrebbero avvertito i colleghi di partito della loro partecipazione al manifesto di condoglianze con la coalizione guidata in città da Carlo Aveta. Uno smacco che ha lasciato l’amaro in bocca e profonda tristezza tra i restanti consiglieri comunali del partito guidato da Angelino Alfano, che hanno presenziato all’estremo saluto di Ferdinando Formicola. Un annuncio di cambio di casacca? Se le voci dovessero trovare conferma sarebbe una clamorosa caduta di stile da parte dei consiglieri Sforza e Duranti, che avrebbero scelto una triste ricorrenza per annunciare le future mosse politiche. Di certo è che l’unione tra i consiglieri del Pdl è ormai compromessa.
Andrea Scala