Dopo Giorgiano, è il turno di Bruno Cesario. Tocca ora al deputato ed ex sottosegretario all’Economia sciogliere la riserva su chi sarà l’uomo su cui puntare e da candidare in vista delle prossime amministrative di primavera. Insistenti sono le voci in città che vorrebbero il consigliere del Pdl Ciro Di Giacomo ad essere investito di tale “privilegio”. Di Giacomo, consigliere comunale più votato a San Giorgio alle ultime elezioni amministrative nonché maresciallo di Guardia Costiera, si dichiara disponibile ad una sua possibile candidatura a sindaco della città e non manca di esprimere un giudizio duro sull’operato dell’amministrazione: “E’ da quattro anni circa che siamo costretti a subire le angherie di un centrosinistra arrogante, rissoso, avvezzo esclusivamente al soddisfacimento degli interessi personali dei propri esponenti. San Giorgio a Cremano, un tempo fiore all’occhiello dell’intera zona vesuviana, si è trasformata nella capitale del nepotismo, del favoritismo più bieco, del clientelismo più sfacciato. Inoltre, la nostra città vive una gravissima emergenza sociale. I giovani non sono garantiti e la disoccupazione giovanile cresce a dismisura. I disabili non posseggono garanzie di integrazione, addirittura il Comune ha istituito, già da qualche anno, il ticket della vergogna, da corrispondere qualora si richieda l’assistenza domiciliare. Un comune che non vuole sostenere i costi di civiltà è un comune senza futuro. Siamo più determinati che mai a dare battaglia a questa amministrazione che si discosta fortemente dalla sacrosanta volontà popolare”. Intanto, il già sicuro candidato a sindaco tra le fila del centrodestra Aquilino Di Marco lascia il Pdl dichiarandosi indipendente in consiglio comunale: “Dopo un lungo confronto all’interno della Alleanza dei moderati che mi sostiene, abbiamo convenuto insieme che un candidato sindaco che voglia rappresentare una valida alternativa a questa amministrazione non debba avere un’etichetta politica, debba essere svincolato da dinamiche incomprensibili agli occhi degli elettori. Noi oggi proponiamo una alleanza aperta per una alternativa democratica al modo di governare; intendiamo recuperare alla storia di questa città tutte le energie valide che sono state escluse o poste ai margini e parliamo non solo di partiti, ma di associazioni, del mondo delle professioni, dei semplici cittadini che si sono disamorati alla politica del proprio territorio e hanno tanta voglia di vivere una città che, negli anni scorsi, veniva portata a modello della provincia per l’efficienza e la vivibilità. San Giorgio merita di più, innanzitutto per l’alta cifra di civismo ed educazione che i cittadini hanno sempre dimostrato. Noi pretendiamo una città degna di essere vissuta”.
Claudio Di Paola