“Non vogliamo essere distratti da personalismi, vogliamo affrontare problemi seri”. La sezione locale de “La Desta”, dopo la nomina del direttivo, tira le linee dell’agenda programmatica 2012: Amav; Villa Tortora Brayda; energie alternative; fogne e serbatoio Olivella. Sono numerosi gli impegni che la sezione cittadina del partito, che nel direttivo è composta dal presidente Mario Merone, dai tre segretari Vincenzo Spadaro, Mario Abete e Saverio Castaldo, ed è rappresentato in assise comunale dal consigliere Mario Gifuni, vuole tenere con gli elettori. Tra le prime questioni, quella della ex partecipata Amav.
“Occorrono azioni forti e decise per fare bene per Sant’Anastasia. E’ dovere della classe politica abbandonare le polemiche e concentrarsi al bene della comunità con la quale si è preso un impegno. Per quanto riguarda l’Amav, noi abbiamo sempre chiesto, e con forza chiederemo all’amministrazione in carica, un’azione di responsabilità nei confronti di tutti gli amministratori che a vario titolo hanno avuto coinvolgimento sia nella Società, che nel Consiglio direttivo, e che abbiano firmato i vari bilanci societari. In merito alle energie alternative e all’utilizzo del fotovoltaico noi chiediamo una regolamentazione, richiesta già fatta in passato, il tutto andrebbe a vantaggio per i fruitori e per l’ambiente. Il terzo punto, è quello della villa comunale Tortora Brayda, sulla quale aleggia la possibilità di perdere alcuni finanziamenti per la presenza di inquilini all’interno delle case acquisite al patrimonio comunale. La giunta locale di centrosinistra, al tempo chiese alla Regione, ottenendolo, un finanziamento per Villa Brayda. Nella richiesta, però, addusse che gli immobili erano completamente liberi da persone, mentre, in realtà varie famiglie occupavano lo stabile. L’Amministrazione Comunale, con notevole dispendio di energie e mezzi, dovette, giocoforza, far agire la Magistratura e sopportò, fortunatamente, vari gradi di giudizio, tutti positivi per l’Amministrazione. Oggi, finalmente, i tre gradi di giudizio a favore dell’ente permettono lo sgombero delle famiglie. I tempi tecnici, però, sono ristretti, perché soltanto entro giugno si potrà fare ricorso ed attingere al finanziamento. Ora necessita un’azione politica forte. I problemi di Sant’Anastasia, riguardano anche la questione fogne, come in via Olivella e via Padre Pio. Questo è un problema che perdura da oltre un trentennio, e che ha coinvolto varie Amministrazioni, di centro, di centrosinistra, ed anche in parte di centrodestra. E’ però solo grazie alla testardaggine dei rappresentanti e dei componenti de La Destra, che finalmente fra pochi mesi andrà definitivamente in funzione ed in regime, il serbatoio Olivella, elemento fondamentale per risolvere la situazione idrica locale. Non vogliamo essere distratti da personalismi, vogliamo affrontare problemi seri”.