Crolla sul finale il Sorrento di Ruotolo. Decide l’ assegnazione dei tre punti agli 11 di Dionigi un tiro di Di Bari, giudicato, inizialmente, in fuorigioco dall’arbitro Cirelli di Campobasso. Solo dopo una consultazione col guardalinea, l’arbitro, ha convalidato il goal. Sulla linea di porta davanti al portiere c’era un altro giocatore che copriva la traiettoria. Inevitabilmente, esplode la rissa in campo, i giocatori in campo e della panchina accerchiano il guardalinee. I toni irruenti della partita si prevedevano e già al minuto 11, Chiaretti (T) e Niang (S) vengono ammoniti per accenno di rissa. Il cartellino non basta e non placa nemmeno gli animi dei due rispettivi tecnici che durante
l’intervallo saranno espulsi per quasi rissa all’ingresso negli spogliatoi. Quasi 30 sostenitori sorrentini sono accorsi allo “Erasmo Iacovone” per sperare di riagguantare il quarto posto, soffiatogli da una brillante Pro Vercelli che ha dato show a Pisa. Il match inizia rispettando il minuto di silenzio, previsto dalla Coni, in memoria di Oscar Luigi Scalfaro, emerito Presidente della Repubblica. Più volte il Taranto si mostra pericolosissimo ed è merito del portiere sorrentino Rossi se a lungo il risultato rimane fisso sullo 0-0. Poche, invece, le occasioni del Sorrento che non trova la porta e che rimane in dieci al 74′, per l’espulsione di Di Nunzio per doppia ammonizione. Ammoniti: Niang (S), Chiaretti (T), Di Nunzio (S), Carlini (S), Di Bari (T), Sosa (T). Espulsi: Ruotolo (all. Sorrento), Dionigi (all. Taranto), Di Nunzio (S).
Marianna Di Nola