Maiori: approvato in consiglio comunale il piano spiaggia per Erchie

Nell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione di Maiori ha messo a segno un importante risultato, cioè l’approvazione del piano spiaggia della frazione di Erchie, che attendeva ormai da anni un risanamento ambientale e un recupero urbanistico. Va sottolineato che l’approvazione del piano è solo un primo tassello di una pianificazione generale che riguarderà la riqualificazione dell’intera frazione e non da ultimo il recupero della cava ex Italsider.

Dopo mesi di continui incontri con gli organi sopracomunali (Soprintendenza ai BAP e Autorità di Bacino) e con il Comitato di quartiere si è arrivati all’approvazione di un progetto che ha tenuto conto sia della riqualificazione del borgo sia delle esigenze economico-lavorative degli imprenditori locali, non tralasciando la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico riguardante la zona.

Entrando nel merito della questione il piano prevede la regolamentazione delle aree appartenenti al demanio marittimo, ubicate alla frazione di Erchie, ed in modo specifico l’area costituita dall’arenile utilizzato per attività balneari e al suo diretto indotto.

Il progetto riguarda in particolare l’individuazione delle aree da affidarsi in concessione demaniale stagionale, le aree da assoggettare  ad intervento di arredo urbano e verde pubblico, e quelle necessarie  all’installazione di sottoservizi e alla viabilità di servizio, nel rispetto delle indicazioni ricevute dall’Amministrazione comunale. Il nucleo principale del progetto è l’eliminazione delle  sovrastrutture attualmente esistenti sull’area pubblica, la rimodulazione delle aree in concessione e dei manufatti su di esse realizzati, e cioè delle quindici autorizzazioni e attività preesistenti.

Il PUAD (Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali) approvato ha come finalità la riqualificazione dell’aspetto paesistico e ambientale dell’area demaniale; l’individuazione del numero e della tipologia della attività esistenti salvaguardando le prerogative dei singoli concessionari, eliminando però gli aspetti più impattanti visivamente.

La realizzazione degli interventi previsti è subordinata all’attuazione di un piano di allarme,  a presidio dell’area interessata, che consenta l’evacuazione in tempo reale in caso di eventi meteorologici pericolosi precursori di colate di fango.

Quindi per gli stabilimenti esercitanti esclusivamente attività balneari è stata prevista la totale rimozione a fine stagione turistica e la possibilità di mantenere sull’area demaniale un locale deposito fisso per lo stoccaggio delle strutture, soggetto a rilascio del permesso a costruire in sanatoria. Invece per le strutture adibite esclusivamente a ristorazione, il piano ha previsto che siano composte da una zona limitata smontabile periodicamente e una zona fissa legittimata nell’ambito dell’attuale struttura esistente che nel periodo invernale faccia da ricovero per le parti rimuovibili. Infine per gli stabilimenti balneari che  sommano anche l’attività di ristorazione, si è individuata la possibilità di mantenere una struttura fissa comprendente i servizi tecnologici, una struttura rimuovibile adibita ad attività di ristorazione per il periodo estivo e una rimovibile d’inverno adibita ad attività di balneazione. Le aree libere da strutture produttive potranno essere oggetto di rilascio di concessione demaniale a condizione che le eventuali opere edilizie a carattere fisso rispondano alle vigenti norme.

Le attività produttive anche se conservate nel numero e nelle tipologie originarie, risultano diversamente collocate sul suolo e notevolmente ridotte in volume e superficie, in modo da  ottenere una razionale fruizione dell’area nel periodo estivo e una pressoché totale  rimozione delle sovrastrutture temporanee nel periodo invernale.

Il PUAD oltre a regolamentare le opere costituenti le singole attività oggetto di concessione demaniale, pianifica la realizzazione anche di opere fisse e rimuovibili  ricadenti sulle aree escluse dalle concessioni demaniali ed in particolare interventi relativi alla viabilità, al verde pubblico, all’arredo urbano e ai sottoservizi.

Al fine di realizzare un recupero ambientale e di decoro, il progetto dà delle prescrizioni precise sulla qualità dei materiali che dovranno costituire le strutture rimuovibili. Le strutture e le rifiniture dovranno conformarsi alle caratteristiche dettate dai piani paesaggistici vigenti ed in modo particolare dovranno essere composti essenzialmente da elementi lignei sia a faccia vista che tinteggiati secondo effetti cromatici che all’uopo  saranno indicati dagli organi preposti. Va chiarito infine che per quanto riguarda la completa messa in sicurezza della frazione di Erchie si è in attesa del rilascio del  finanziamento afferente il progetto esecutivo per la realizzazione della barriera di sbarramento prevista sull’asta del torrente San Nicola, necessaria per la formazione di un invaso di detenzione delle eventuali colate dei fanghi per circa 30.000 mc detto progetto risulta già dotato dei pareri e nulla osta di tutti gli Enti preposti e rientra nell’elenco del parco progetti della Regione Campania.

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