Lo scorso venerdì 27 Gennaio, alle ore 17,00, presso la Sala consiliare del Comune di San Felice a Cancello (CE), è avvenuta la presentazione del libro “L’angelo che imparò a volare” di Anna Verlezza, .
All’evento patrocinato dall’Ente sanfeliciano, con l’autrice Anna Verlezza erano presenti il vescovo di Acerra, S. E. Giovanni Rinaldi; il sindaco di San Felice a Cancello, Emilio Nuzzo con Francesco Buonomano, assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche giovanili; Katia Ruscio e Luigi Martinisi, genitori di Francesco Pio; numerosi dirigenti scolastici della zona e Roberto Malinconico, delle Edizioni Melagrana.
La sala era anche stracolma di tanti cittadini, persone semplici con occhi colmi d’emozione e col cuore ancora intriso del traboccante turbamento per la triste sorte subita dal piccolo Francesco Pio e nonna Enza. La stessa emotività trasmessa all’autrice dai continui sguardi della mamma del caro Francesco Pio, la signora Katia, che – riferisce la Verlezza – “mi ringraziava con lo sguardo ogni volta che mi scrutava”.
Sia il primo cittadino che l’autorità religiosa, nei loro interventi, hanno posto l’accento sui valori morali, etici, della benefica iniziativa, di come è scritto bene il libro e dell’immortalità che questa idea/favola ha dato allo sfortunato bimbo attraverso la narrazione della sua storia. Non ultimo, l’accento è stato posto sullo scopo solidale e filantropico dell’intero contesto.
Effetto sottolineato anche dall’autrice che ci ha tenuto a riferire le proprie intenzioni nel mettere mano a questa opera, con un’espressione che sa tanto di ‘biblico’ ma che rende l’idea: “La mia intenzione era quella di ‘trasformare’ la morte in vita!”, sentenzia … “Ci tengo a dire, poi, – prosegue la Verlezza – che la presentazione ha avuto un successo per certi versi non preventivato, al punto che all’indomani della presentazione, si moltiplicano le richieste di intervento a trasmissioni radiofoniche locali. E non solo, perché l’iniziativa patrocinata dal comune di San Felice a Cancello – del quale ringrazio il sindaco Nuzzo, l’assessore Buonomano e tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento – sarà replicata il prossimo 3 febbraio alle ore 18,00 presso la libreria ‘Ubik’di Napoli dove, uno dei relatori sarà l’avv. Angelo Pisani, presidente dell’ottava municipalità del capoluogo partenopeo”.
LA STORIA: La favola nasce da una vicenda realmente accaduta. Francesco Pio Martinisi, morto in una camera iperbarica a Miami (USA) nel 2009, è “l’Angelo” che dà lo spunto a questa favola proposta in chiave semiseria e dedicata a tutti i bimbi del mondo, luce e futuro dell’umanità. Erano circa le 10:00, ora locale americana, Francesco Pio sta sottoponendosi, in compagnia di nonna Enza, alla sua seduta in un a camera iperbarica del centro medico di ‘Lauderdale by the sea, l’Ocean hyperbaric oxygen neurologic’, dove si trova per curare una ‘tetraparesi spastica’ da cui è affetto dalla nascita. Qualcosa però, quella mattina, non va per il verso giusto. La camera iperbarica “prende fuoco” e la tragedia ha il suo inizio. Nonna Enza muore circa sette ore dopo al ‘J.M. Hospital’, e Francesco Pio, con ustioni profonde sul 90% del corpo, viene trasportato in eliambulanza allo più attrezzato ‘Jackson memorial hospital’. Il ragazzo rimane attaccato alla vita , con la sua forte tenacia, per 42 giorni, finché le sue forze non bastano più a salvarlo.
Solo la nascita anticipata del suo fratellino – attesa per maggio, ma avvenuta a metà aprile -, ha voluto che, in quella camera iperbarica, non vi fosse il papà Luigi, volato in Italia a salutare il nuovo arrivato e allontanatosi solo pochi giorni, sostituito da nonna Enza.
Da questa tragedia di morte nasce però un progetto di vita. Una favola per bambini appunto, per tutti i bambini del mondo, perché nei loro occhi possa risplendere sempre la luce degli angeli!!! Nella pianificazione dell’evento, per il quale ognuno ha rinunciato a compensi e diritti ed ha lavorato per amore della storia, è previsto che l’intero ricavato, per volontà della famiglia, venga devoluto al progetto “Fattoria Sociale Melagrana” che sta sorgendo a Dugenta (Bn). Nella Fattoria saranno attivati ‘laboratori speciali’ per persone ‘Diversamente Abili’ e, ove se ne presenterà la possibilità, il loro inserimento nel mondo del lavoro.
L’AUTRICE: Anna VERLEZZA è nata a Caserta il 5 /12/ 1973 e vive, da sempre, a Santa Maria a Vico (CE). Dopo la maturità classica consegue il diploma all’istituto magistrale spostando, così, la sua attenzione professionale sui bambini e i loro bisogni. Successivamente realizza la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli e termina anche gli studi in Scienze religiose con punteggio di 110 e lode. Oggi, al suo attivo, ha due masters universitari di I’ e II’ livello, rispettivamente sulle “metodologie e strategie d’insegnamento” e su “Il profilo del D.S. management, leadership e responsabilità”. Docente alla scuola dell’infanzia presso la Direzione Didattica di Santa Maria a Vico, partecipa attivamente a commissioni e progetti che investono il campo della didattica di qualità. Lei, Anna Verlezza!