Riunione privata. Dopo essersi congedato dalla folla ed aver incontrato i numerosi presenti, Angelino Alfano ha raggiunto il “Tennis Club” di via Caracciolo, dove lo attendevano gli esponenti del Popolo della Libertà dei vari comuni della Regione. Durante l’aperitivo, Alfano ha incontrato sindaci, consiglieri comunali e assessori che hanno parlato a lungo con l’ex ministro. A prensenziare alla ristretta riunione privata sono stati, oltre ad Angelino Alfano ed Enzo Rivellini, il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro, il consigliere comunale di Napoli Gianni Lettieri, uscito sconfitto dalla sfida alla poltrona da sindaco della città partenopea contro Luigi De Magistris, numerosi amministratori locali del Popolo della Libertà e noi de “Il Gazzettino Vesuviano”. Tra le facce distese e i gustosi aperitivi del buffet allestito per l’occasione, c’è stato anche il tempo per porre delle domande agli esponenti politici presenti. A rispondere alle domande de “Il Gazzettino Vesuviano” è stato il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro:
Presidente, cosa ne pensa della manovra del premier Mario Monti?
“Il primo decreto sviluppo è prevalentemente tasse e imposte, quindi di contenimento dei conti pubblici. Il secondo inizia a prefigurare una strada legata ad azioni di competitività più che di liberalizzazioni e ci aspettiamo che questo poi venga supportato da risorse economiche”.
La situazione economica, tuttavia, non è cambiata con le dimissioni di Berlusconi…
“Come si voleva dimostrare la situazione economica era ben più complessa. Tra l’altro molte delle iniziative che il governo Monti ha messo in campo sono proprie delle indicazioni che aveva dato il governo Berlusconi, in particolare con gli ultimi provvedimenti in termini di contenimenti di buona spesa e tutto legato all’azione pregressa che oggi ha una base parlamentare più ampia. Ad esempio la riforma delle pensioni è stata possibile farla mentre un governo, da una parte o dall’altra, non sarebbe riuscito a farla, quindi è chiaro che da questo governo ci si aspetta, avendo una base parlamentare più ampia, una serie di iniziative”.
Restando in tema delle problematiche legate all’economia del paese, alle disastrose performance delle borse e lo spread che non accenna a scendere sotto i 400 punti, abbiamo chiesto al segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano la sua opinione sul declassamento delle agenzie di rating al sistema bancario italiano:
“Non credo che le agenzie di rating siano degli organismi angelici e senza interessi. Credo che siano spesso portatori di interessi e altrettanto spesso causa di guai”.
Andrea Scala