Colui che ha introdotto l’iniziativa è stato il vice presidente del COTUCIT, Carmine Sorrentino, che ha anche elencato i nomi dei cittadini che appellandosi al COTUCIT hanno vinto le cause per il rimorso della TARSU.
In seguito, c’è stata una ampia e dettagliata disquisizione del presidente del COTUCIT Michele Raviotta che ha esternato ciò: “In primis, volevo fare un appello contro gli sciacalli che volevano denigrare questo incontro pubblico. Nonostante ciò il COTUCIT c’è e si interessa dei problemi dei cittadini. Per il problema dei ricorsi contro la TARSU devo registrare una grande vittoria ottenuta dai 180 cittadini che hanno vinto la causa sull’avviso dei pagamenti della GESET. Su questa grande affermazione il COTUCIT ha fatto da tramite ed ha sostenuto le denuncie dei cittadini che hanno in primo grado ottenuto sentenza favorevole. Questo successo ribadisce tutti gli altri che abbiamo ottenuto negli anni precedenti sui rimborsi di depurazione contro la GORI”. Dopo, Raviotta ha toccato vari temi esclamando: “Sul fiume Sarno che fine hanno fatto i lavori di bonifica, drenaggio e dragaggio dello stesso? Questa questione è rimasta nel vuoto. Invece sull’aumento delle tariffe dei locali cimiteriali devo denunciarne l’abnormità. Infatti si è paragonata la situazione cimiteriale di Scafati a quella delle grandi città italiane. Sul fronte lavoro, purtroppo a Scafati le grandi e medie aziende hanno chiuso. Se ne vanno gli imprenditori ed i giovani laureati. Il fallimento del PIP e la mancata partenza dell’area ex COOPMES ne sono un esempio”. Inoltre, per quel che concerne l’ospedale di Scafati ha dichiarato: “Per noi COTUCIT è la priorità poiché tutti i cittadini hanno diritto alla salute. Le responsabilità sull’ospedale sono sia del centro sinistra per il declassamento, che del centro destra per la sua chiusura”. Sul fronte tributi ha aggiunto: “Sui tributi bisogna rivedere i parametri privilegiando gli indigenti: dobbiamo pagare tutti per far pagare di meno. Disgraziatamente con la GESET le imposte sono aumentate”.
Dopodiché Raviotta denuncia ciò: “Non si può mettere un antenna in un parco giochi a via della resistenza. Questo danneggia la salute soprattutto dei bambini che frequentano quel sito. Noi in qualità di COTUCIT ci battiamo anche contro questo”. Infine, conclude Raviotta: “Noi non abbiamo padroni. Intendiamo ragionare con i partiti ma non piegarci a nessun compromesso. Puntiamo ad andare incontro alle esigenze dei cittadini ed ad aprire la società ai giovani. Solo così riusciremo a far risorgere la città di Scafati dai bassifondi”.
Aniello Danilo Memoli