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Nessuna novità per le Cooperative assegnatarie degli alloggi della zona Carminiello e Prota-Gambardella a Torre Annunziata

Ancora incerta la situazione degli assegnatari delle abitazioni della zona Carminiello e Prota-Gambardella. Gli assegnatari delle cosiddette “case popolari” infatti, aspettano ancora che sia messa in atto la delibera del Consiglio Comunale del 19 maggio 2005, attraverso cui veniva modificata la convenzione tra il Comune di Torre Annunziata e le Cooperative coinvolte.

Per chiarire la questione bisogna tornare indietro nel tempo, al 1975, quando fu approvato dalla Regione Campania il Piano di Edilizia Economica e Popolare. Allora, a Torre Annunziata furono create due piani di zona 167, edifici economici e popolari che avevano lo scopo di soddisfare le esigenze di una popolazione in aumento. Il patto tra cooperative e Comune, prevedeva il diritto di superficie a favore degli enti impegnati all’epoca nel progetto.

Negli anni ’90, e più precisamente nel ’92, la legge cambiò ed introdusse la possibilità di apportare modifiche alla convenzione originaria, dando la possibilità di prevedere che gli Enti in possesso degli immobili, possano non solo cederli in affitto ai soci delle cooperative, ma anche assegnare in proprietà individuali ai soci abitazioni realizzate in proprietà indivisa, senza che intervengano variazioni e nel rispetto dei requisiti, patti e condizioni previsti all’origine.

La questione quindi, in realtà è vecchia e gli assegnatari lamentano l’estremo ritardo: “Aspettiamo da decenni la modifica della convenzione in atto per le nostre Cooperative, ma siamo ancora in alto mare. Quanto tempo bisogna ancora aspettare per dare esecuzione alla delibera comunale?”

Francesco Colletto, Assessore ai Lavori Pubblici, spiega come stanno le cose per l’Amministrazione: “Alla data odierna, solo due cooperative su una ventina hanno presentato l’istanza per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e per la sottoscrizione della convenzione. Quando sarà completato l’iter, solo allora il gruppo di lavoro di tecnici comunali, appositamente costituito, inizierà l’operazione di calcolo in euro a metri quadrati della superficie soggetta a trasformazione. A quel punto la cooperativa in questione dovrà versare, anche a rate, l’onere quantificato da pagarsi alla Tesoreria comunale”.

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