La cerimonia è sobria e molto partecipata, ma si sente l’aria di festa per l’anniversario della Fondazione della Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Maria dell’Arco, nate all’ombra del Vesuvio 75 anni fa.
Con un ricordo delle consorelle missionarie nel Perù, la madre generale, suor Concetta Barone, ha accolto tutti i presenti alla cerimonia: il sindaco, Carmine Esposito; gli assessori Vito De Lucia, Veruska Zucconi, Felice Manfellotto;la Protezione Civile; il già sindaco Carmine Pone; il direttore del Bicentenario Luigi De Simone; il Presidente del Consiglio Comunale, Lello Abete e la consigliera Giustina Maione, professionisti, familiari e invitati alla Santa Messa, presieduta dal Reverendo Provinciale dei Padri Domenicani P. FrancescoLa Vecchiao.p.
Dopo la celebrazione è seguita la proiezione di un filmato sulla storia della Congregazione e un momento di festa della comunità.
“Celebrare questo anniversario è importante per tutta la chiesa e per ciascuno di voi, sorelle, che hanno fatto questa scelta di vita anni fa, come fosse ieri. E’, infatti, questo che occorre pensare nei momenti difficili che toccano tutti: ricordare l’inizio della vocazione, i compagni di viaggio e tutte le esperienze più belle. L’Arco della salvezza – afferma P. FrancescoLa Vecchia- è Maria.La Madonnadell’Arco è un modello della nostra vita. L’Arco è come un ponte tra l’uomo e Dio. Il nostro affetto è per voi, per la comunità e la nostra famiglia di San Domenico”.
Il Sindaco, per l’occasione, ha donato una targa a nome dell’Amministrazione Comunale.
“I padri domenicani del santuario, che le hanno visto nascere e diventare pontificie, sono stati e dovranno sempre essere vicini alle suore domenicane – dice il sindaco, Carmine Esposito – che danno tanto per mantenere in vita le opere educative e assistenziali, nonché la loro scuola, punto di riferimento per molte famiglie del paese e veri esempi di vita accanto al prossimo”.
La congregazione deriva dalla comunità di monache domenicane di San Pietro Martire (Firenze). I frati domenicani, infatti, il 27 settembre 1925 aprirono in Sant’Anastasia un orfanotrofio presso il Santuario. Quattro suore guidate da madre Clotilde Menzietti, da Firenze, giunsero a Sant’Anastasia per gestire l’orfanotrofio. Con l’approvazione del vescovo di Nola, Egisto Domenico Melchiori, la comunità di religiose domenicane di Santa Maria dell’Arco si costituì in congregazione autonoma, che il vescovo Michele Raffaele Camerlengo approvò il 6 febbraio 1937. La congregazione, con sede generalizia in Sant’Anastasia, ha case non solo in Italia ma anche quattro «missioni» in Perù, seguite con lavoro e abnegazione. Il maestro generale dell’Ordine, padre Vincenzo de Couesnongle, eletto a Madonna dell’Arco nel Capitolo Generale dell’agosto 1974, ottenne dalla Santa Sede l’accoglimento della richiesta del riconoscimento di «diritto pontificio».