Posa della “Prima Pietra” per la nuova chiesa del Pontone, è stata rinviata a domenica prossima, 12 Febbraio’12, la celebrazione per l’inizio dei lavori. Causa probabile maltempo, il parroco don Luigi Elefante insieme all’amministrazione comunale del sindaco Antonio Varone hanno preferito non rischiare e rinviare al prossimo week-end per l’apertura dei cantieri che permetterà la realizzazione del nuovo centro religioso-pastorale della parrocchia “Gesù Redentore”. Ormai era tutto pronto per l’avvenimento atteso da migliaia di cittadini abatesi che attendevano, dopo oltre trent’anni dalla stesura del progetto, l’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova chiesa del Rione Pontone. Erano previste le presenza delle principali autorità istituzionali, religiose e politiche. Ma dopo anni di attesa, bisognerà ancora aspettare un’altra settimana per assistere alla simbolica posa della “Prima Pietra” che permetterà la costruzione di un complesso ecclesiale che si estenderà su una superficie di circa 6000 metri quadri comprendente oltre la nuova chiesa, anche altre strutture di interesse e funzione precipuamente sociale. A cominciare dall’oratorio che consentirà, con il suo campo di basket e pallavolo, di catalizzare l’attenzione soprattutto dei più giovani che così avranno un nuovo punto di riferimento per trascorrere momenti di aggregazione e di pratica sportiva. Anche il teatro-auditorium, della capienza di ben 400 posti a sedere, completerà la dotazione di una struttura che sarà a disposizione dell’intera collettività abatese. La chiesa del “Gesù Redentore”, progettata secondo le più aggiornate normative di sicurezza, avrà uno stile molto particolare e potrà ospitare fino a 500 fedeli seduti. A completare il complesso anche saloni per conferenze e convegni, l’alloggi per i religiosi e sale per lo svolgimento delle attività religiose rivolte non solo a i ragazzi e ai giovani ma anche agli adulti e alle famiglie. Per tutta la comunità dei fedeli abatesi è stato quindi tutto rinviato a Domenica prossima. Tempo permettendo.
Vincenzo Vertolomo