A poche ore dal blitz effettuato a Ercolano dai Carabinieri che ha portato all’arresto di pericolosi pregiudicati della zona una strana atmosfera sembra avvolgere la comunità degli scavi. Mai negli anni addietro si erano raggiunti risultati simili nella lotta alla criminalità organizzata oggi di fatto annientata nella cittadina degli scavi. “ Prendiamo atto con orgoglio – ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo –del trionfo della legalità sul malaffare all’interno di un perimetro urbano particolarmente ostico da gestire. Innanzitutto il nostro plauso è rivolto alle Forze dell’Ordine tutte e alla Magistratura per la professionalità e l’eccezionale impegno profuso in difesa di onesti contribuenti che hanno creduto nelle Istituzioni dello Stato. Insostituibile in questa opera di riqualificazione è apparso il ruolo dell’Associazione antiracket presieduta da Raffaella Ottaviano che ha saputo infondere fiducia nei commercianti consentendo loro di denunciare anni di soprusi subiti da gente senza scrupoli pronta a tutto pur di raggiungere il proprio meschino tornaconto”. Non si risparmia il capo gruppo del Pd nell’esprimere grande soddisfazione per una vittoria che è di tutta la gente onesta di Ercolano. “ Respiriamo legalità – ha precisato l’esponente del PDL Aniello De Rosa – all’ombra del vulcano più famoso d’Europa. Questi sono i segnali che da anni la comunità ercolanese attendeva da uno Stato che oggi sta affermando a suon di successi sul campo la propria incontestabile sovranità democratica. Mia auguro che questo trionfo consenta di guardare ad orizzonti evolutivi un tempo irraggiungibili sotto il profilo sia culturale che produttivo”. Tante le vittime di camorra a Ercolano, tanti i regolamenti di conti tra i clan Birra – Iacomino e Ascione Papale costati al paese negli anni un prezzo altissimo. Complesso lo scenario in cui avvenivano gli episodi criminali caratterizzati sovente da improvvisi tradimenti ovvero da passaggi di noti esponenti criminali dall’auna all’altra fazione. “ Non bisogna adesso abbassare la guardia – ha concluso Fiengo- ma al contrario monitorare con ancora maggiore attenzione il territorio per evitare ad eventuali geografie criminali presenti in comuni limitrofi di “estendersi” a Ercolano finalmente bonificata da figure “nere” dall’enorme pericolosità sociale. In quest’ottica un ruolo determinante è riservato alle scuole che devono motivare moralmente e civilmente i giovanissimi figli di una terra stanca di essere additata ai clamori della cronaca per vicende legate a questioni di camorra. Insieme, tutti insieme, riusciremo a riportare Ercolano al giusto posto che le compete nello scacchiere turistico archeologico mondiale”.
Alfonso Maria Liguori