Ancora lontana la conclusione dell’iter per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale di Volla.
Nella riunione di conferenza dei servizi tenutasi ieri, si trattava già di un rinvio dal 31 gennaio, un solo risultato interlocutorio e per nulla definitivo: un nuovo rinvio, questa volta al 24 febbraio. I tempi stringono, il risultato non si raggiunge, il dirigente provinciale Ariete ancora assente, le opposizioni vollesi ancora più critiche ed il sindaco Salvatore Ricci, sicuramente non sereno e per nulla soddisfatto di questo infinito prolungarsi della vicenda, sembrerebbe infuriato. In effetti nessuna dichiarazione ufficiata è stata rilasciata, né tantomeno comunicati per la stampa come per lo scorso rinvio.
Sembrerebbe che il primo cittadino abbia ufficialmente chiesto la sostituzione di Ariete in conferenza dei servizi alla Provincia dato che la sua assenza è causa del rallentamento dei lavori e della mancata chiusura della conferenza. A dire il vero Ricci ha anche dato incarico ai legali di verificare se sussistano i termini per poter denunciare il dirigente “assenteista”, nonché per un eventuale ricorso al Tar nei confronti dell’ente di piazza Matteotti. Gli atti della Provincia però in questo caso non sono impugnabili.
C’è chi teme che, essendo le amministrative alle porte, i tempi siano divenuti effettivamente stretti per un passaggio in consiglio comunale del provvedimento eventualmente approvato, ma trattandosi di una ratifica i tempi dovrebbero essere ancora sufficienti.
Intanto a pagare i danni di tutta questa infinita storia urbanistica è sempre Pantalone. La città è ancora immobilizzata e non solo per i famosi mattoni e per la buia cementificazione di cui parlano le forze di opposizione consiliare. Ad essere fermi anche i tanti progetti per le opere pubbliche già programmate e ferme in attesa dello strumento urbanistico.
«La cecità di alcuni politici e assoluta. Chi parla solo di case, mattoni e cemento – ha affermato l’assessore ai LL.PP. Giuseppe Annone – che dovrebbero ricoprire in maniera selvaggia la nostra città dimentica che la mancata approvazione del Puc sta rallentando i progetti per le strutture previste da tempo e che dovrebbero arricchire il nostro paese con servizi, spazi sociali e sportivi e tanti altri interventi indispensabili a migliorare anche la qualità della vita di tutti i nostri concittadini.
Volla deve avere la possibilità di crescere».
Intanto a maggio, ed effettivamente il tempo è ancora tanto, scadono le norme di salvaguardia che bloccano le licenze edilizie in attesa del nuovo piano. A quel punto, se non ancora approvato,sicuramente l’attuale piano sarebbe da cestinare.
Gennaro Cirillo