Negli ultimi giorni i nomi accreditati quali candidati sindaci per il centrosinistra si sono susseguiti. Le voci si sono concentrate sul nome di Domenico Viola, militante di sinistra, e sicuramente degno candidato sindaco; ma per qualche osservatore delle cose politiche vollesi si tratterebbe di un diversivo per lasciare che la lotta interna, tra il segretario Navarra ed il capogruppo Guadagno, si svolga sino in fondo.
Nel Pd di Volla, in ogni caso, tutto sembra ancora lontano per parlare di un nome definitivo ed a confermarcelo è il consigliere Agostino Navarro. «Il nome del candidato non esiste. Il nostro partito al momento è impegnato a definire i confini della coalizione che si presenterà quale alternativa del centrodestra che ha governato in maniera arrogante negli ultimi cinque anni. Confini che potrebbero tranquillamente superare quelli classici del centrosinistra». Una coalizione, quella che andrebbe a comporsi intorno al maggiore partito di sinistra, che dovrebbe concordare su alcune linee fondanti, prima tra tutte la discontinuità con il passato. «E’ chiaro che chi ha appoggiato l’amministrazione Ricci fino a questa ultima fase, non potrà essere parte della coalizione che andiamo a realizzare. Il nostro intento è raggruppare intorno a delle chiare linee programmatiche il maggior numero di forze critiche nei riguardi dell’amministrazione uscente e unite nel formulare un nome credibile, nuovo e trasparente da indicare quale proprio rappresentante alle prossime amministrative». Una coalizione anti-Ricci che a confrontarsi con un’armata Brancaleone, quale oggi sembra essere il PdL vollese, roso da troppi protagonismi e lotte intestine, potrebbe concretamente aspirare ad una affermazione solo pochi mesi fa impensabile. Una coalizione il più ampia possibile composta da quanti abbracceranno il programma che fondamentalmente si fonda sull’assunto: Ricci a casa.
«Una volta definita la coalizione ha aggiunto Navarro si passerà ad individuare il candidato sindaco, magari con le primarie se la coalizione lo riterrà opportuno». Alla nostra osservazione sui tempi effettivamente stretti, mancano due mesi alla presentazione delle liste, il giovane consigliere ha ammesso il lieve ritardo con il quale si sta procedendo, ma ha concluso: «Il Pd non ha assolutamente difficoltà nel individuare un candidato sindaco, prova ne sono i diversi nomi che circolano, ma il passaggio primario è quello di formare una forte coalizione e quindi è giusto soffermarsi per tutto il tempo necessario su questa fase».
Un’ultima riflessione per concludere è d’obbligo: il presidente del consiglio comunale, Pasquale Petrone da circa due anni e mezzo è in netto contrasto con l’amministrazione e non ha votato gli ultimi bilanci trovandosi, inoltre, in più occasioni in piena sintonia con l’opposizione. Sarà forse l’UdC l’estremo “confine” della coalizione di centrosinistra? Allo stesso Navarro l’idea non sembra poi così peregrina. Potrebbe trattarsi, in fondo, di un coerente epilogo.
G.C.