L’iscrizione al registro delle unioni civili sarà su base esclusivamente volontaria, dunque chi non fosse interessato a esercitare i diritti derivanti può continuare a farlo. Si tratta quindi di un intervento finalizzato a fornire diritti fondamentali per ogni nucleo affettivo, uno fra tutti l’assistenza in caso di degenza ospedaliera di uno dei partner.
“Stiamo scrivendo una pagina storica, un messaggio molto importante dalla città che è culla della civiltà giuridica in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione”. Con queste parole il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato l’approvazione del testo presentato da Pina Tommasielli, assessore alle Pari Opportunità. L’assessore ha precisato che non ci sarà contrasto fra i diritti di cui hanno sempre goduto le famiglie tradizionali, rispetto alle nuove prerogative riservate anche a chi fino a oggi ne era escluso. Così la Tommasielli: “La delibera non avrà alcuna interferenza o relazione con i registri anagrafici e di stato civile o alcuna connessione con l’ordinamento anagrafico e di stato civile. E’ compito delle istituzioni garantire alle persone i diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta anche nei confronti di coloro che affidano i propri progetti di vita di convivenza, come le unioni civili o le unioni di fatto, diverse dalla famiglia”.
Gennaro Esposito, consigliere del gruppo consiliare “Napoli è Tua”, chiarisce il significato di “coppia di fatto”: “La nozione di “unione di fatto”, pur non avendo una esplicita definizione giuridica, può essere definita come quella della coppia di eterosessuali che non vuole o non può (in presenza di un precedente matrimonio) legarsi con il vincolo matrimoniale o quella della coppia di stranieri che in ragione della loro religione possono essere legati da più vincoli matrimoniali; oppure anche quella di persone che, per varie ragioni decidono di stare insieme per motivi di mutua assistenza e solidarietà; infine, le coppie di fatto possono essere composte da omosessuali conviventi, legate da vincoli affettivi e di mutuo aiuto”.
Mario De Angelis