Perchè Sanremo è Sanremo?

Certo è che, la kermesse più popolare della canzone italiana, è partita con qualche intoppo di troppo.

Basti pensare alla mancanza di Ivanka, ed il richiamo improvviso del duo dello scorso anno Belen Canalis, sino ad arrivare al blocco dei telecomandi per le votazioni. Nonostante tutto il boom di ascolti c’è stato.

Il giorno dopo Celentano, tante le polemiche… il molleggiato tornerà? Dalla conferenza stampa di stamane non lo si capisce, le risposte in tal senso non arrivano. Di certo è arrivata una sorta di commissariamento Da una nota diffusa dalla Rai emerge che è in arrivo a Sanremo il Vice Direttore  generale per l’offerta, Antonio Marano, “a coordinare con potere di intervento il lavoro del Festival di Sanremo”.

Intanto Sanremo impazza di per sé anche quest’anno ricco di avvenimenti collaterali. Casa Sanremo è certamente uno dei luoghi più vivi, dove si incrociano quasi tutti gli artisti, oltre ai tantissimi personaggi dello spettacolo e del gossip che affollano la località ligure per l’evento canoro.

Ma non finisce qui. Tanti gli eventi del Palacartasi, dove si esibisce tra gli altri Luciano Ceriello Varnadi, ormai conosciuto come il cantautore con due cappelli, un artista Veneto-Campano che ormai vanta numerose incisioni e prestigiose partecipazioni a rassegne e concorsi.

Le emozioni dunque non mancano, come anche i tanti curiosi in giro a caccia di artisti da immortalare, o come i tanti artisti anonimi in cerca di interviste, telecamere e scatti.

Le Canzoni? Non mancano, come ogni anno, anche per i brani le polemiche e la rincorsa alle somiglianze tra brani di ieri ed oggi, editi o non editi, vecchi e nuovi. In particolar modo quest’anno si fa riferimento a quello di Chiara Civello “Al Posto del Mondo”, presentata nel 2010 alla sezione giovani da Daniele Magro. Altra polemica per l’apparizione di pochi secondi sulle rispettive pagine di FB del brano interpretato dalla coppia Berte D’Alessio.

Che dire di Celentano. Preti, chiesa governo, guerra e non solo per quasi un’ora, interminabile. Magari, meglio cantare. La sceneggiata con Pupo e Morandi? Meglio quella di Merola.

Non tocca a noi, buon ultimi, commentare la richiesta di chiudere dei giornali in nome della “libertà”. E allora, meglio cantare, meglio le canzoni, meglio Sanremo.

Vincenzo Mirabella

Foto del nostro inviato Pino Izzo

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