Terme di Stabia, Uil e Fesica contro l’ultima decisione del dg Trevisan

Il direttore generale delle Terme di Stabia, Carlo Trevisan, decide di trasformare lo status di una dipendente da stagionale a part-time e i sindacati Uiltucs e Fesica si oppongono. Contrastano la decisione di Trevisan perchè la dipendente stagionale attualemente fa parte del personale amministrativo mentre col passaggio al part-time si occuperebbe di tecniche audiometriche (otorino). Per svolgere tale masione c’è bisogno della laurea in Tecniche audiometriche, requisito che la dipendente in questione pare non avere. Di seguito la lettera di Uil e Fesica inviata al sindaco Luigi Bobbio, all’amministratore unico di Sint Salza, all’amministratore unico di Terme Ventriglia e allo stesso dg veneziano.

Le OO.SS. aziendali UilTucs-UIL e FESICA, attraverso i loro rispettivi rappresentanti nelle persone di Salvatore ESPOSITO ed Antonio PARMENTOLA, alla luce di quanto emerso dagli incontri con la Direzione Generale svoltisi nei giorni di lunedì 13 e martedì 14 Febbraio u.s., dichiarano che:

premessa la proposta dell’azienda di procedere all’assunzione di personale con relativa trasformazione di rapporto di lavoro da stagionale a part-time, di una dipendente(con la qualifica di impiegata amministrativa) con rapporto a tempo determinato di cinque mesi e sei giorni, in relazione alla copertura di una esigenza lavorativa che si è manifestata nel reparto di ORL(otorino) per l’esecuzione degli esami audiometrici;

valutata la reale necessità che attiene ad un reparto che per la tipologia particolare delle cure(Sordità Rinogena) necessita di un operatore particolarmente preparato in materia, nonché provvisto dei necessari requisiti professionali connessi con l’attività da svolgere;

ritengono, così come da anni reiterato attraverso svariati documenti in possesso dell’azienda nonché come da accordi sindacali posti in essere negli anni, che per svolgere tale mansione(Tecnico Audiometrista) sia necessario essere in possesso della laurea triennale in Tecniche audiometriche, e che se la lavoratrice in questione risulta essere in possesso del citato titolo nulla osta alla trasformazione contrattuale che dovrebbe avvenire in linea con quelli che sono stati i criteri di trasformazione utilizzati nell’anno 2004, onde evitare una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori.

Riteniamo inoltre che, in assenza del titolo de quo, la trasformazione del contratto di lavoro di cui in epigrafe rivestirà agli occhi dei lavoratori tutti, e di chi scrive in particolare, solo l’ennesimo truffaldino escamotage per realizzare qualche esigenza di tipo clientelare.

Inoltre, si ritiene doveroso precisare che, dopo l’ennesima prova di inettitudine, che ha ingessato l’azienda, data dal D.G. rispetto alle molteplici e gravi situazioni al solaro( vedasi la mancata redazione della pianta organica, di un piano di rilancio e sviluppo nel quadro di un serio ed articolato piano industriale che avrebbe dovuto redigere a due mesi dal suo insediamento) sarebbe utile che la proprietà decidesse, nell’interesse dei lavoratori e della città, di revocare il mandato affidatogli.

Infine rivendicano, per tutti i lavoratori Part-Time delle Terme di Stabia la loro stabilizzazione ai sensi della vigente normativa che regola la tipologia del lavoro parziale, così come dagli art. 20 comma C, 21 e 22 del C.C.N.L..

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