Una mostra d’arte patrocinata dal comune di Pomigliano d’Arco per ricordare l’artista “Keith Haring”, scomparso a trentadue anni a causa dell’AIDS che aveva contratto. Ci è giunto in proposito un comunicato stampa dagli organizzatori della mostra, del quale vi riportiamo il testo integrale : “L’Amnesiazone in collaborazione con l’associazione culturale “ I Twenty “ e con il patrocinio del comune di Pomigliano d’Arco, ha organizzato una mostra intitolata “Keith Haring Tribute” dedicata all’artista statunitense Kaith Haring . L’evento durerà tre giorni, il sedici il diciassette e il diciotto febbraio e si svolgerà presso il locale Amnesiazone sito in via Giacomo Leopardi a Pomigliano d’Arco. La mostra si è aperta ieri giorno sedici, con la proiezione del documentario sulla vita di K.H, “ The Universe of Keith Haring”, oltre all’esposizione di molte ristampe delle opere più importanti di K.H . Oggi si continuerà con l’esposizione delle ristampe ma insieme a queste saranno esposte anche diverse riproduzioni di alcune delle fotografie più belle di Haring. L’ultimo giorno invece Lorenza Porciello, giovane artista emergente, riprodurrà su tela una delle opere più famose del giovane artista morto a causa dell’Aids. Durante i tre giorni saranno inoltre distribuiti gadget ai visitatori in modo che ogni uno potrà portare a casa qualcosa che ricordi il grande Kaith Haring. “ Keith Haring è stato un grande artista contemporaneo che ha sempre coinvolto i giovani nella realizzazione delle sue opere, per questo abbiamo deciso di fare una mostra in suo onore -ha spiegato Ugo Micera, titolare dell’Amnesiazone- siamo contenti che l’amministrazione ci ha concesso il patrocinio morale, perchè questo è un evento culturale che ha coinvolto e che coinvolgerà molti giovani pomiglianesi e non”. Questo progetto ha visto partecipe anche molte scuole superiori pomiglianesi, infatti alla fine dell’evento, parte di queste ristampe saranno regalate agli studenti che le porteranno a scuola, altre ancora saranno regalate al comune di Pomigliano. “ Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per fare baldorie, la vita è fatta per essere celebrata”, così Kaith Haring sintetizzava il suo modo di essere. Protagonista di un modo di vita “esagerato”, stroncato a trentadue anni dall’Aids, questo giovane e gracile artista viveva in mondo visionario, naif e violento, fatto di ominidi in frenetico movimento. Haring è stato unodegli esponenti più singolari del graffitismo, con le sue opere ha rappresentato la cultura di strada della New York di quei tempi. Haring ha lasciato il mondo il sedici febbraio del 1990. Si ringrazia per la partecipazione alla realizzazione di questo evento, l’assessore alle politiche culturali Pasquale Lauri nonché le giovani artiste Sara Piccolo e Lorenza Porciello, ed ancora Claudio Massimo Ciccarelli, Marco Cantone e Laura della Vecchia”.
Massimo Venturi