«E’ sotto gli occhi di tutti come la città di Castellammare di Stabia versa in una grave stato comatoso, con evidenti pregiudizi in termini di sviluppo sociale ed economico, oltre che in termini di promozione concreta della legalità. Pertanto, nonostante l’esistenza di così gravi emergenze, l’attuale maggioranza è totalmente assente ed inadempiente» è quanto sostenuto in una nota del direttivo di Fli di Castellammare di Stabia, presieduto dal coordinatore cittadino Massimiliano Zurlo, dai due vice segretari Enzo Schettino e Vincenzo Santaniello, nonché dal presidente del cirtcolo stabiese Cataldo Esposito e dal vice Enrico Scognamiglio. Il tutto alla presenza del Capogruppo Consilare Antonio Sicignano.
«Alla luce di tutto ciò – costatati i pessimi risultati raggiunti finora dall’attuale maggioranza e primo cittadino, ed evidenziata la circostanza che la citata maggioranza è diversa da quella uscita dalle elezioni del 2010 e si poggia sui voti di alcuni eletti nell’’opposizione – il direttivo stabiese di Fli auspica un immediato cambiamento di rotta»
«Chiediamo quindi, nell’esclusivo bene della città, le dimissioni del sindaco, l’azzeramento della giunta e dei consigli delle partecipate e che i consulenti super pagati ritornino nelle loro case e nei loro paesi. Dopo che si sarà verificato tutto ciò, auspichiamo la necessità del coinvolgimento di tutte le forze politiche cittadine in un breve governo cittadino, in grado di porre le basi di un cambiamento della città. Cambiamento che dovrà essere ufficiato poi da repentine elezioni amministrative»
«Il direttivo di Fli lancia altresì un appello alla cittadinanza ed a tutte le forze sociali e associative, affinché si contribuisca alla nascita di un serio progetto di cambiamento, in grado di garantire un futuro più dignitoso della nostra città. Ciò, convinti della giustezza delle nostre ragioni, le uniche che nel panorama locale si prestano alternative al passato ed a questo presente nefasto. Ciò pertanto non potrà che avvenire attraverso la creazione di un terzo polo autonomo, indipendente e non subalterno a nessuno e a chicchessia»ragioni, le uniche che nel panorama locale si prestano alternative al passato ed a questo presente nefasto. Ciò pertanto non potrà che avvenire attraverso la creazione di un terzo polo autonomo, indipendente e non subalterno a nessuno e a chicchessia»