Appalti per polo tecnologico a Fuorigrotta, otto arresti dei carabinieri. Verdi: “Indagato anche un esponente della Lega Nord”

“Otto persone, tra imprenditori e funzionari e dirigenti del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Campania e Molise – dichiara il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – sono state arrestate dai carabinieri del Noe con l’accusa di corruzione aggravata coinvolti in un’inchiesta sull’appalto per la realizzazione della sede del polo tecnologico del Centro Nazionale Ricerche da realizzarsi a Napoli.
Tra gli indagati figura anche Giuseppe Cantoni, esponente della Lega Nord, che – secondo quanto emerge dall’ordinanza – spingeva per la nomina di Angelo Palazzo a provveditore alle Opere pubbliche di Campania e Molise. L’accusa è di corruzione. L’imprenditore, si evince dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza, avrebbe dovuto partecipare a un pranzo «cesellatore di un giuramento di fedeltà» con alcune delle persone arrestate oggi, tra cui il faccendiere Carlo Romano”.
“A quanto appare, se le accuse saranno confermate, si comincia a svelare – continua Borrelli – il vero volto ed i veri interessi dei leghisti al sud e cioè fare affari anche con personaggi molto discutibili sulla pelle dei napoletani e dei meridionali. D’ altronde il partito di Bossi è stato già tra i più strenui difensori dell’ On. Cosentino, da sempre amico politico dei leghisti, salvandolo dall’ arresto nei mesi scorsi. Ci aspettiamo che la lega chiarisca il ruolo di questi personaggi nel partito e li espella. Inoltre chiediamo che i grandi accusatori del sud come l’ On. Borghezio o lo stesso Bossi chiedano scusa agli italiani ed in particolare ai napoletani per come selezionano alcuni dei loro esponenti il cui principale interesse sembra essere quello di depredare le già povere casse del mezzogiorno. Ci sono già abbastanza lestofanti in giro per doverci preoccupare anche di una “cricca” leghista”.

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