Salerno, Paolino (PdL): “De Luca strumentale. Scarica le sue responsabilità sulla Regione”

“I tagli operati dal Governo centrale relativamente al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, regolamentato dalla legge quadro n.11/07 e al Fondo Nazionale per la Non autosufficienza hanno gravato pesantemente sulla Regione Campania e di riflesso sugli Enti Locali, riducendo in modo drastico le risorse da investire. In questo quadro già drammatico, si è aggiunta un’ulteriore tegola, conseguenza diretta della mancata attenzione del Governo centrale rispetto al tema sociale: il decreto commissariale n.77/11 che impone agli ambiti sociali territoriali il vincolo di attenersi agli obblighi di compartecipazione in materia di concorso alle spese per prestazioni socio-sanitarie.

Rispetto a tutto questo, i consiglieri regionali del PdL insieme all’Anci regionale, già nel mese di novembre, hanno condotto una battaglia serrata, sostenuta anche da un convegno tenutosi a Scafati, al fine di ottenere la revoca del decreto n.77. Quest’ultimo è stato momentaneamente sospeso dal provvedimento numero 81 del 27 dicembre 2011 che mantiene invariate le tariffe e l’impegno finanziario della Regione fino alla scadenza del 27 febbraio prossimo.

Alla luce di quanto è già stato ampiamente fatto, la polemica del Sindaco di Salerno, oltre ad arrivare in ritardo e fuori termine, ha il sapore, così come per la questione della metropolitana ed altre vicende, di un’accusa del tutto strumentale. Scaricare responsabilità sulla Regione è atteggiamento poco istituzionale e demagogico. De Luca finge di non capire che i tagli sono stati operati dal Governo, mentre la Regione avrebbe avuto solo il ruolo di trasferire le risorse ai Comuni che a loro volta hanno la competenza di offrire dei servizi alla comunità anche attraverso la compartecipazione. La città di Salerno in quest’ottica non è tra le città della Campania che hanno investito nel sociale e nella quota di compartecipazione. Forse, il Sindaco De Luca ritiene le luminarie un investimento più conveniente…

Sarebbe stato di gran lunga più opportuno, far sentire la sua voce, attraverso i suoi referenti regionali, quando, coinvolti da alcuni consiglieri regionali del PDL e dall’Anci regionale, non hanno mosso un dito per il sociale. Sono stati, invece, sicuramente più pronti quando, in tema di Bilancio, hanno saputo perseguire logiche trasversali per questioni di poco conto.

Ora, la battaglia si gioca su un piano diverso, ovvero sulla ri-disciplina del socio-sanitario, attualmente materia di lavoro in Regione. In questo scenario difficile sul piano economico, è ovvio che anche i comuni dovranno fare la loro parte. Probabilmente è più facile fare polemica, scaricando sugli altri le proprie responsabilità, invece di assumere decisioni impopolari sulle imposte, così come ha fatto la Regione, aumentando del 10% la tassa sul bollo auto, per destinare gli introiti al Fondo sociale”.

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