Il progetto, sicuramente ambizioso, vuole dimostrare che è possibile occupare 30 persone delle categorie più disagiate: disabili, donne e disoccupati di lungo periodo, in un laboratorio di alta sartoria in grado di produrre per grandi firme della moda e per una clientela particolarmente esigente.
Da quando il progetto è stato presentato ha ricevuto solo apprezzamenti, consensi ed appoggi convinti che si sono tradotti in un tavolo di confronto tra le istituzioni che il Comune di Napoli ha costituito. Attorno a questo tavolo si riuniscono molti dei soggetti che potrebbero rendere immediatamente praticabile questa ipotesi occupazionale.
Purtroppo dobbiamo riscontrare che a discapito delle dichiarazione del Presidente della Regione Caldoro e della buona volontà dell’Assessore Nappi, i dirigenti della Regione che vengono al tavolo di lavoro sono sempre diversi ed ognuno di loro si nasconde dietro alla impossibilità di dare risposte concrete, perché: “non è di loro competenza”.
La burocrazia rischia di far morire il progetto Diversamente Moda! Se il Presidente Caldoro ed il suo Assessore Nappi non sono in grado di capire che questo progetto può essere una strada nuova da percorre per lo sviluppo della occupazione nella Regione Campania, ci troveremo di fronte ad una nuova occasione persa .
Se il Presidente e la sua Giunta sono prigionieri della burocrazia regionale, il problema dello sviluppo della Campania è grave. Occorre una prova di coraggio e di innovazione per superare le pastoie di insopportabili vincoli burocratici e per consentire la creazione di nuove imprese.
“Speriamo che la Regionecapisca che per Diversamente Moda occorrono soluzioni integrate che mettono insieme diverse competenze e diverse fonti di finanziamento.” Ha affermato il presidente dell’ANIDA Giuseppe Sannino, che con passione e determinazione cerca di portare avanti il progetto.
La prossima riunione si terrà al Comune Venerdì pomeriggio 24 Febbraio, dove tutti sperano che i fatti concreti sostituiscano le parole che fino ad ora sono state copiose ma sterili di provvedimenti.