Videosorveglianza pubblica ancora inattiva a Ercolano : nonostante negli ultimi anni si siano registrati efferati delitti di camorra proprio sotto le telecamere istallate a protezione dei punti nevralgici del paese le apparecchiature ad oggi restano “ornamentali”. L’incredibile fenomeno pone l’accento ancora una volta sul quanto meno discutibile utilizzo dei fondi pubblici da parte dell’amministrazione locale. Se da un lato i successi ottenuti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura nella lotta al malaffare hanno di fatto ripulito Ercolano dall’altro si continua ad assistere a progettualità promosse dal governo locale di cui si fatica persino a comprendere la finalità. Corso Resina con le ultime brillanti novità architettoniche offre un felice esempio di quanto si possa lasciare la popolazione nel buio adoperando tecniche di intervento prive di palese concretezza e soprattutto di potenzialità oggettive nel rilancio socio economico del territorio. “ Ammiriamo lo sforzo profuso – ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo- dalle innumerevoli associazioni di volontariato presenti sul territorio il cui apporto è do vitale importanza nella lotta al malcostume e alla prevaricazione violenta. Occorre però potenziare la comunicazione tra pubblico e privato rivolgendosi principalmente ai giovani veri eredi di questa nostra realtà vesuviana. Siamo certi di poter contare sull’ausilio dell’assemblea consiliare tutta e sulla tempestività d’intervento di chi è stato democraticamente posto alla guida di Ercolano”. I giovani : questi i veri protagonisti di un processo evolutivo che non deve però riguardare solo i giovani “organizzati” e politicamente schierati della comunità vesuviana ma tutte le nuove leve indigene. Questo tema appare di fondamentale importanza nella costruzione di un modello comportamentale tale da evitare il penoso prolificare di polemiche cattive e gratuite mosse non solo a politici locali ma anche a organi d’informazione rei solo di dar voce alle principali cariche istituzionali attualmente in carica nel Palazzo di Città. In questa fase di trasformazione sarebbe auspicabile preservare i giovanissimi da qualsivoglia forma di strumentalizzazione che possa trasformare talenti in erba in perfette macchine offensive a mezzo delle quali attaccare di volta in volta l’avversario “partitico” di turno. Nella speranza che quanto prima i soldi dei contribuenti impegnati per l’acquisto e per l’istallazione del sistema di video monitoraggio del perimetro urbano vengano “benedetti” dai residenti ci si affida alla vigile attenzione del primo cittadino Vincenzo Strazzullo perché certe penose questioni non offuschino ulteriormente l’immagine di un paese in vistoso affanno.
Alfonso Maria Liguori