“Non chiamatela emergenza, chiudete Cava Sari subito. Ciascun sindaco si impegni responsabilmente per la realizzazione dell’accordo di programma. Mai più discariche nel Parco, convocate subito l’assemblea dei sindaci, indicate una data certa”.
Questi gli slogan con cui il movimento Cittadini Per il Parco è sceso in piazza domenica 19 febbraio in ogni comune alle falde del Vesuvio, a manifestare per la tutela della salute e dell’ambiente, per la rinascita del vesuviano e per un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.
In ogni piazza i cittadini hanno allestito un gazebo e hanno distribuito un volantino alle persone dove chiedono la chiusura immediata di Cava Sari.
«Ormai la discarica di Terzigno ha di gran lunga superato i limiti previsti, gli attuali sversamenti sono di fatto illegali – affermano i Cittadini-. Se si continua a riempire il sito di rifiuti, sarà sempre più difficile metterlo in sicurezza in seguito, e bonificarlo; ciò si ripercuoterà sulla salute delle popolazioni del vesuviano, dove già oggi sono in aumento patologie dovute all’inquinamento ambientale».
I Cittadini per il Parco chiedono l’attuazione dell’accordo stilato lo scorso luglio 2011 tra Regione, Provincia e sindaci del vesuviano che prevede la realizzazione di un ciclo virtuoso di smaltimento dei rifiuti con la riduzione a monte, la crescita della differenziata, impianti di compostaggio dell’umido e trattamento del secco indifferenziato.
Questo patto non ha ancora visto risultati tangibili e il movimento chiede la convocazione di un’Assemblea durante la quale i sindaci annuncino l’attuazione di questo progetto, l’«unica strada percorribile per scongiurare l’apertura di nuove grandi discariche», dicono i Cittadini.
Giovanna Sorrentino