Domenica il comunale “A. Liguori” di Torre del Greco apre, anzi, spalanca, i propri battenti ad una sfida che ad inizio anno si pensava potesse valere per il primato, ma la previsione si è rivelata giusta solo a metà. Solo gli isolani dell’ex tecnico corallino Bruno Mandragora sono ancora in piena corsa per il traguardo più ambito; la Turris deve contentarsi di guardare dal basso verso l’alto. Davanti ai propri sostenitori, però, gli uomini di Liquidato proveranno ad incrociare lo sguardo con i biancoverdi in un faccia a faccia senza timori reverenziali, non foss’altro per il prestigio della gara e per la grandissima rivalità tra le due tifoserie. Salvo miracoli (a cui la Turris comunque non sarebbe nuova) ed in speranzosa attesa di recuperare l’incontro con la Sarnese, in programma la scorsa domenica, ma rinviato alle ore 14,30 di mercoledì 29 febbraio vista l’indisponibilità di alcuni calciatori della formazione napoletana, impegnati nel torneo di Viareggio con la rappresentativa di serie D, i biancorossi non sembrano avere più molto da chiedere a questo campionato. Sarebbe allora lecito attendersi una partita disputata senza l’assillo del risultato e quindi con un atteggiamento tattico votato all’offensiva più che al contenimento. L’Ischia, testimone ne è la classifica, è comunque avversario in gran forma, reduce dalla vittoria casalinga ai danni dell’ Angelo Cristofaro per 2-1 e giunge alle pendici del Vesuvio galvanizzata dallo stop della prima della classe Martina, fermata a Piscinola dal Campania sull’ 1-1 ed ora distante tre soli punti. Motivo della sfida sarà anche il duello a distanza tra i bomber delle due compagini, ovvero tra il corallino Cosa e l’ischitano Mazzeo, col primo che vanta una rete in più alle nove siglate dal secondo. Purtroppo, però, sembra molto probabile l’assenza di un altro big dell’atteso incontro, si tratta del pilastro della difesa di mister Liquidato, Nicola Mariniello, alle prese con uno stiramento al polpaccio della gamba destra accusato appena una settimana fa: sarebbe un’impresa rimetterlo in piedi per domenica, ma forse i tifosi, in quest’annata deludente ed altalenante ne preferirebbero un’altra di impresa.
Michele Di Matteo